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Napoli, la tuta porta bene anche ad Ancelotti: sconfitte in giacca e cravatta

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Che l’abito non faccia il monaco andatelo a dire oggi a Carlo Ancelotti. Il nuovo allenatore del Napoli, ieri, ha dovuto ripiegare ancora una volta sulla pochette che probabilmente portava nel taschino di una giacca di ottimo livello. Tre gare europee e due sconfitte per la nuova squadra che sta rinascendo in questa lunga estate dalle ceneri di quella lasciata da Sarri. Nuovi movimenti, nuovi calciatori da inserire, ma vecchi obiettivi. Il Napoli parte per la vetta e non importa quanto le altre si siano rinforzate per la stagione che sta per cominciare perché i tifosi azzurri proprio non vogliono saperne di perdere il ruolo di anti-Juve guadagnato negli ultimi anni.

Nella sua esperienza a Napoli, però, Ancelotti non potrà fare a meno di pensare alla scaramanzia tanto amata anche dal patron De Laurentiis

L’allenatore di Reggiolo avrà notato di certo che nelle due occasioni in cui ha indossato un vestito per presentarsi in panchina contro Liverpool e Wolfsburg le cose non sono andate poi così bene. Prima il pokerissimo dei Reds a Dublino in una gara storta sin dall’inizio, poi la pesante sconfitta di ieri in Germania arrivata solo nel finale.

Nell’unica uscita convincente (e vincente) di questo agosto, quella contro il Borussia Dortmund a San Gallo, Re Carlo aveva lasciato da parte la cravatta per tornare al più comodo outfit sportivo con pantaloni da tuta e polo, rigorosamente marchiati Napoli. Uno stile che aveva portato sempre fortuna al suo predecessore in panchina e che, in un certo modo, era diventato anche simbolo della gestione Sarri. Quale sarà dunque l’outfit scelto da Ancelotti per la grande notte di apertura contro la Lazio all’Olimpico? Tra un difetto e l’altro da correggere in campo, un occhio anche alla scaramanzia. Che la gara dell’Olimpico sembra essere già snodo importante della stagione napoletana.

Fonte: Il Mattino

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