Tiene banco il caso deferimenti. Tra gli indagati c’è anche Paolo Cannavaro, che ha parlato al Corriere del Mezzogiorno. Queste le sue dichiarazioni: “Come se essere amico di qualcuno, prima ancora che questa persona finisse nelle maglie della giustizia, fosse un reato sportivo”. Il difensore napoletano adesso è in Cina con il fratello Fabio, ha in programma il corso per allenatore e la notizia del deferimento arriva come un fulmine a ciel sereno. Si affida all’avvocato Luciano Ruggiero Malagnini e insieme metteranno su la memoria difensiva in vista della prima udienza, consapevole e cosciente di non aver commesso nessun illecito sportivo.
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