Partita sontuosa degli azzurri che danno una lezione ai vice-campioni d’Europa: tre gol nel solo primo tempo con un rigore di Zielinski, Anguissa e la gioia di Simeone (subentrato a Osimhen) al primo pallone toccato in Champions. Nella ripresa ancora il polacco e rete di Luis Diaz. I 50mila del Maradona in delirio. Klopp ancora sconfitto. Non c’è due senza tre per il Liverpool, Ko per la terza volta di fila a Napoli
Napoli-Liverpool 4-1. Si, è tutto vero: il Napoli ha travolto 4-1 i vice-campioni d’Europa in carica. Lo ha fatto realizzando quattro gol, con un parziale di 3-0 all’intervallo, e con una super-prestazione che ha mandato letteralmente in estasi i 50mila del Maradona. Gran mattatore della serata quel Piotr Zielinski esaltato da Klopp alla vigilia. Al polacco il rigore che ha aperto la sfida dopo 5′, un assist, la doppietta suggellata ad inizio ripresa ed una performance da campione vero. In mezzo le prime volte di Anguissa e, soprattutto, del Cholito Simeone, in gol in Champions al primo pallone toccato. Una favola per l’argentino che ha tatuato il simbolo della Coppa Campioni sulla pelle. L’argentino era subentrato al 42′ al posto dell’infortunato Osimhen, che nel frattempo aveva colpito un palo dopo 50 secondi e sbagliato il rigore del 2-0, parato da Alisson. Il gol di Luis Diaz rende solo meno amara la sconfitta per Klopp (Ko per la quarta volta su quattro a Napoli) e i suoi, letteralmente frastornati da un Napoli in formato supersonico. Un Napoli da sogno. Sogno Champions.
Il tabellino di Napoli-Liverpool
Allo stadio Maradona torna a risuonare l’inno della Champions, una musica che, evidentemente, ha ispirato all’ennesima potenza la squadra di Spalletti che tira fuori una prestazione sontuosa di fronte ai vice-campioni d’Europa. Saranno state le note dell’Europa che conta, l’urlo dei 50mila di Fuorigrotta, la presenza di tre grandi ex come el Pocho Lavezzi e Fabio Cannavaro (talent di Amazon Prime Video) e Dries Mertens (in tribuna), sta di fatto che il Napoli finisce per stordire completamente il Liverpool. A fine primo tempo si conta un parziale di 3-0, frutto del rigore di Zielinski dopo 5′, del raddoppio di Anguissa alla mezz’ora (dopo una gran triangolazione con il polacco) ed il tap-in da favola dell’esordiente Simeone su assist di un Kvaratskhelia che, ormai, non è più una sorpresa. In più ci sono anche un palo colpito da Osimhen dopo soli 50 secondi, un altro rigore ma sbagliato dal nigeriano al 18′, un tiro di Kvara salvato sulla linea da Van Dijk a porta sguarnita e due grandi parate di Meret. Applausi scroscianti per la squadra di Spalletti che fa stropicciare d’orgoglio gli occhi dei propri tifosi.
Ma la festa non è finita, perché nel secondo tempo ricomincia la festa. E ricomincia subito, perché dopo due minuti il Napoli segna il gol del 4-0 con Zielinski, abile a fiondarsi sulla respinta corta di Alisson. Pubblico di Fuorigrotta in delirio. Due minuti dopo Luis Diaz accorcia le distanze rendendo meno amara la quarta sconfitta su quattro a Napoli per Jurgen Klopp. Evidentemente, a Fuorigrotta vale la regola del “non c’è due senza tre”: tre sconfitte per il Liverpool nelle ultime tre sfide. Spalletti fa esordire in Champions anche Zerbin, al posto di Kvara, ed inserisce Lozano per Politano. Meret compie un altro intervento prodigioso su Luis Diaz. La partita si chiude con un risultato fragoroso: Napoli 4, Liverpool 1. Nemmeno il più ottimista tra i tifosi presenti allo stadio o seduti sul divano di casa avrebbe potuto pronosticare un risultato così clamoroso. Ed ora, a risultato ottenuto, può sognare ad occhi aperti. The Champiooons!