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Lo Monaco duro con De Laurentiis: “Quando apre la bocca è un casino”

Gianmarco Ruocco
Gianmarco Ruocco
2 Min di lettura
© SSC Napoli

Pietro Lo Monaco, dirigente sportivo, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Queste le sue parole sulla società azzurra: “La prudenza è d’obbligo perchè il Napoli ha vinto abbastanza bene, contro un avversario abbordabile e che ha qualche problemino. Ma la gara di Verona, al di là dei tre punti, ha detto una cosa confortante per il futuro. Vale a dire che l’animale è tornato e mi riferisco a Kvaratskhelia. E’ tornato ad essere un trascinatore della squadra e questo fattore è altamente positivo per il Napoli. Ha influito anche la presenza ritrovata del presidente che era un po’ scomparso dalla circolazione. Anni fa, quando ero a Catania, ero agli allenamenti tutti i giorni, avevo la gestione in mano di tutto. Quando Il Cholo Simeone disse che l’esperienza più formativa della sua vita è stata a Catania volle dire che avevamo una valenza capace di creare anche i tecnici”.

“Una volta Simeone” – Racconta Lo Monaco – “Venne a parlare da me in pantaloncini. Da noi vigeva la regola che se si andava in sede a parlare bisognava farlo vestiti in modo adeguato per rispetto degli operai che lavoravano lì. Lo rimandai indietro a cambiarsi. Questo per dire che è importante anche la figura del direttore generale, l’anno scorso è stato bravissimo Giuntoli a fare da collante tra squadra e società. Non è facile perchè quando De Laurentiis apre la bocca è un casino e si fanno i danni. Penso che non sia corretto sminuire figure che sono andati via, De Laurentiis ha provato a farlo con Giuntoli dicendo che erano sei mesi che voleva andar via. Oppure dire che Kvaratskhelia è stato scoperto dal figlio e non da Giuntoli, anche questa è una cazzata”.

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