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Calzona: “Ho trovato una squadra in una condizione mentalmente disastrosa”

Mauro Cucco
Mauro Cucco
3 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Il tecnico in conferenza stampa: “Annata con tantissimi problemi. Ma a me non piace andare prima in vacanza e i miei giocatori lo sanno”

Francesco Calzona parla in conferenza stampa al termine di Udinese-Napoli. In quella sala stampa del vecchio “Friuli”, un anno fa, Luciano Spalletti festeggiava lo Scudetto. Un anno dopo c’è un altro allenatore che descrive tutt’altra partita e tutt’altra stagione: “Quando le partite si sporcano non siamo in grado di gestirle, è questa l’unica risposta che mi do. Non siamo fatti per la guerra in area, con tutti questi palloni messi dentro l’area dai nostri avversari, ma può capitare ed è già la terza volta che ci capita nella mia gestione e devo dire che non siamo preparati sotto questo aspetto”.

Come giudica l’Udinese? “Non mi sarei mai aspettato che l’Udinese potesse essere in questa situazione di classifica. E’ chiaro che a volte le annate girano in un modo particolare e questa è un’annata particolare per l’Udinese che, secondo me, ha ancora le possibilità di uscire da questa situazione”.

Perché Calzona non è riuscito a dare la svolta? “E’ un’annata con tantissimi problemi. Sicuramente un mese di partite ogni tre giorni non ci ha aiutato, siamo partiti da lontano, la squadra tante cose le ha migliorate, anche se alcune le ha peggiorate. Il rincorrere a tutti i costi il risultato non aiuta, in più mettiamoci il pensiero alla prossima stagione. In una piazza come Napoli è normale che si parli di nuovi allenatori, direttori e giocatori. Ma alle volte non hai la testa libera. E’ stata un’annata difficile, perché la squadra mentalmente lo ho trovata in una situazione disastrosa. Non è una scusante ma ci sarebbero volute molte più partite non ogni tre giorni. Proveremo a dare una piccola soddisfazione al nostro pubblico”.

Paradossalmente, facendo finta che sia ad inizio stagione, come valuta il lavoro svolto finora? “Se fosse stato settembre sarebbe stato spettacolare, perché avere 40 giorni di ritiro a disposizione è tanta roba. Invece noi abbiamo giocato subito ogni tre giorni. Io sono arrivato al lunedì ed il mercoledì avevamo la partita contro il Barcellona. Non so la qualità del lavoro svolto prima di me ma sicuramente abbiamo dato il massimo e daremo il massimo fino all’ultima partita, perché a me non piace andare in vacanza prima. I giocatori lo sanno. Da domani torneremo ad allenarci per preparare la partita contro il Bologna”.

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