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Napoli, “l’amuleto” Tonelli: una media gol pazzesca, grinta e tanti punti al servizio di Maurizio Sarri

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Napoli, c’è anche Lorenzo Tonelli tra i calciatori indispensabili in questo finale di stagione. Il difensore ex Empoli ieri ha inanellato l’ennesima grande prestazione difensiva coronata con un grandissimo gol. Un stacco di testa che ha messo in cassaforte la gara e il risultato contro l’Udinese.

Napoli, Lorenzo Tonelli il bomber portafortuna

Arrivato come il prescelto di Aurelio De Laurentiis, e non di Maurizio Sarri che lo aveva allenato all’Empoli, il difensore si è poi perso nei meandri di Castel Volturno. Una misteriosa scomparsa che lo aveva portato addirittura tra i campetti di Primavera: Maksimovic, l’uomo dei 26 milioni di euro, la quarta scelta dopo Chiriches. Forse colpa dei piedi poco educati o di una condizione fisica non al meglio, ma in questi due anni Tonelli le gare del suo Napoli è stato costretto a guardarle principalmente dalla TV.

Chiamato in causa poche volte, però, il difensore ha sempre risposto con professionalità e grande impegno. E, al di là dei gol, Lorenzo Tonelli al rientro negli spogliatoi ha sempre lasciato qualcosa sul campo e negli occhi dei tifosi azzurri. Grinta, cuore, carattere e grande generosità con una buona dose di cazzimma: caratteristiche poco conosciute agli altri colleghi di reparto.

Qualità importanti per un difensore piccolino ma che si è sempre fatto rispettare dalle sue parti; qualità importanti che danno quel quid in più anche in campo tra i propri compagni. Per non parlare dell’effetto “Tonelli”: infatti, nei due anni di azzurro, il difensore ha giocato solo 6 partite collezionando 3 gol.

In 540 minuti, quindi, una media di mezzo gol a partita e un totale di 18 punti conquistati. Infatti, gli azzurri hanno sempre vinto in campionato con Tonelli dal primo minuto. E anche ieri, con quell’imperioso stacco di testa, Lorenzo ha dimostrato che in questo Napoli ci può stare benissimo.

I piedi non saranno il pezzo pregiato della casa, ma il suo gol e il suo modo di stare in campo dimostrano che nel calcio conta, e tanto, anche altro. E quindi i tifosi azzurri, scaramantici e appassionati della cabala, pronti a rispondere ad un eventuale presenza del difensore dal primo minuto all’Allianz Stadium: “Perché no?”

 

 

 

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