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Spalletti, occhio ai cambi: contro la Fiorentina è andata male

admin
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Sanguinosa la decisione di sacrificare Petagna (e non Mertens) nei tempi supplementari contro la Viola. Per non parlare degli ingressi di Lozano e Fabiàn, entrambi espulsi. Altre volte, in precedenza, era andata decisamente meglio

Luciano Spalletti è stato sempre molto apprezzato dai tifosi del Napoli nel corso della prima parte di stagione. Se c’è una caratteristica grazie alla quale il tecnico di Certaldo ha conquistato i napoletani è la lettura delle situazioni a partita in corso. In particolare, la capacità di fare i cambi giusti, inserendo i calciatori capaci di cambiare (in meglio) il match. Più volte, infatti, Spalletti ha spiegato che l’introduzione delle cinque sostituzioni consente agli allenatori di cambiare il volto delle partite, soprattutto inserendo un attacco completamente rinnovato. In effetti i cambi in corsa (i vari Lozano, Elmas e Politano) in tante occasioni sono risultati efficaci, e non solo quelli in chiave offensiva (da ricordare gli inserimenti anche di Malcuit, Demme ed il ricorso alla difesa a tre nelle ultime settimane. Con la Fiorentina, invece, le cose sono andate malissimo. Oltre a Lozano e Fabiàn, entrambi espulsi, il cambio che non ha funzionato è stato quello di Juan Jesus per Petagna nel primo tempo supplementare. Probabilmente, se c’era qualcuno da sacrificare in attacco, con il Napoli in 9, era Mertens e non il classico attaccante di peso che, unito al giovane Cioffi appena entrato, poteva rendersi molto più utile rispetto al 34enne Dries. Insomma, Spalletti ha sbagliato le mosse in Coppa Italia (anche se la gara era compromessa con le due espulsioni). Però gli si può concedere il beneficio del caso eccezionale, isolato (forse soltanto con l’Atalanta qualcosa non andò). I tifosi lo sanno e capiranno, perché sono più le volte in cui l’allenatore toscano ha azzeccato i cambi rispetto alle volte in cui ha toppato. Alla prossima.

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