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Acerbi-Juan Jesus, Avv. Chiacchio: “Tempi brevi per la decisione. Dipende tutto da Chiné”

Mauro Cucco
Mauro Cucco
2 Min di lettura
© Studio Legale Chiacchio

Decisivo l’elemento che avrà ravvisato il procuratore federale: “La frase razzista c’è o non c’è”

E’ la settimana in cui il Giudice Sportivo emetterà il suo verdetto sul caso Acerbi-Juan Jesus. Il difensore dell’Inter rischia una squalifica esemplare, laddove fosse ravvisato l’insulto di matrice razzista, oppure (paradossalmente) nulla in caso contrario. Intervistato da Il Mattino, l’avvocato Eduardo Chiacchio, esperto di giustizia sportiva, commenta così i prossimi passi della vicenda: “Il fascicolo del procuratore federale potrebbe essere sul tavolo del giudice già nelle prossime ore, dunque prima della ripresa del campionato. Ci saranno tempi brevi per la decisione”.

In queste ore emerge un’ipotesi: spostare l’attenzione dell’indagine dall’articolo 28 del codice sulla discriminazione razziale all’articolo 39, che prevedrebbe una condotta gravemente antisportiva. “L’articolo 39 prevedrebbe una squalifica di almeno due giornate e non dieci, come nel caso dell’articolo 28. Sarebbe possibile? Solo se Chiné non avrà ravvisato alcuna espressione razzista. Non ci sono artifizi: la frase razzista c’è o non c’è”.

Che sentenza si aspetta l’avv. Chiacchio? “Dipenderà tutto da ciò che Chiné ha scritto nella sua relazione, al termine di queste indagini. Il giudice sportivo, dopo la partita di domenica, ha chiesto ulteriori indagini perché non c’erano elementi a sufficienza – a suo parere – per poter emettere immediatamente sentenza. La Procura, di conseguenza, consegnerà tutti gli elementi utili alla decisione”.

Fonte: Il Mattino

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