L’agente si esprime sul calcio italiano
Dario Canovi, durante la trasmissione Piazza Affari su TMW Radio, ha speso qualche parola sulla difficoltà di imporsi dei giocatori italiani: “Secondo me c’è il fatto che alcuni grandi giocatori stranieri non sono partiti lo scorso anno, mi viene in mente Leao. Si stanno aprendo poi i cancelli a giocatori di altre nazioni calcisticamente emergenti e i posti sono di meno. Si sono allargati i confini: chi avrebbe mai pensato che un georgiano e un sudcoreano avrebbero deciso lo scorso campionato di Serie A. Noi abbiamo una scuola che prepara queste varie figure professionali che è Coverciano. Non solo gli allenatori, ma anche tutto lo staff che ruota attorno. Molti allenatori semi-sconosciuti da noi hanno fatto veramente molto bene anche in mondi calcistici che sembrano contare meno. Partendo dai campionati minori, molti sono poi assurti a figure di riferimento in campionati importanti. Spesso Coverciano e la sua scuola sono sottovalutati”.
Canovi si sofferma sull’avvento dell’Arabia Saudita: “Ne sentiremo presto parlare. Ora non se ne sta parlando più, ma quest’estate si tornerà prepotentemente alla carica. Vogliono avere un’importanza internazionale, utile a costruire un’immagine diversa nel mondo che sarà. Una grande mano a questo tipo di movimento è stata data da un certo politico per rimanere in tema Toscana qualche anno fa”.
Sull’Italia attuale: “È quella che è la qualità nel calcio italiano in questo momento. Può succedere un altro miracolo, come quello di Mancini all’Europeo. Ma mi sembra che la media del calcio italiano attuale sia molto bassa”.