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Canovi: “Italia? Può succedere un altro miracolo, come quello di Mancini all’Europeo”

Alessandro Caterino
Alessandro Caterino
2 Min di lettura
© Getty Images for Figc

L’agente si esprime sul calcio italiano

Dario Canovi, durante la trasmissione Piazza Affari su TMW Radio, ha speso qualche parola sulla difficoltà di imporsi dei giocatori italiani: “Secondo me c’è il fatto che alcuni grandi giocatori stranieri non sono partiti lo scorso anno, mi viene in mente Leao. Si stanno aprendo poi i cancelli a giocatori di altre nazioni calcisticamente emergenti e i posti sono di meno. Si sono allargati i confini: chi avrebbe mai pensato che un georgiano e un sudcoreano avrebbero deciso lo scorso campionato di Serie A. Noi abbiamo una scuola che prepara queste varie figure professionali che è Coverciano. Non solo gli allenatori, ma anche tutto lo staff che ruota attorno. Molti allenatori semi-sconosciuti da noi hanno fatto veramente molto bene anche in mondi calcistici che sembrano contare meno. Partendo dai campionati minori, molti sono poi assurti a figure di riferimento in campionati importanti. Spesso Coverciano e la sua scuola sono sottovalutati”.

Canovi si sofferma sull’avvento dell’Arabia Saudita: “Ne sentiremo presto parlare. Ora non se ne sta parlando più, ma quest’estate si tornerà prepotentemente alla carica. Vogliono avere un’importanza internazionale, utile a costruire un’immagine diversa nel mondo che sarà. Una grande mano a questo tipo di movimento è stata data da un certo politico per rimanere in tema Toscana qualche anno fa”.

Sull’Italia attuale: “È quella che è la qualità nel calcio italiano in questo momento. Può succedere un altro miracolo, come quello di Mancini all’Europeo. Ma mi sembra che la media del calcio italiano attuale sia molto bassa”.

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