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De Paola: “Questa Juve è forte come il Napoli di Spalletti”

Matteo Calitri
Matteo Calitri
2 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Durante la trasmissione di oggi su TMW Radio, Paolo De Paola è stato uno degli ospiti intervenuti a L’Editoriale:

Cosa ci lascia questa 28esima giornata di Serie A?
“Veniamo alla Juve. Non si discute il valore, mi costringete a dare ragione ad Adani in alcune situazioni. Non mi piace come espone i suoi concetti, però voglio far capire che si sta mettendo in discussione il presente di Allegri. Non si può rimanere agganciati ai cinque scudetti vinti in passato, si deve ragionare sul presente. Fino alla 20esima la Juventus era in pieno corsa per il titolo. Da quel momento però è emerso il reale valore della Juventus, che è una vera incompiuta. A me interessa che il gioco porti al risultato, ma se questo “cortomuso” non porta neanche al risultato è un problema.

Questa rosa è competitiva per il titolo, il Napoli dello scorso anno lo ha costruito Spalletti. Il valore dei giocatori lo ha creato Spalletti, nella Juventus non c’è unità di squadra, non c’è identità e i giocatori non collaborano tra loro. Non c’è una trama di gioco, per nove milioni all’anno mi aspetto una cura dei dettagli importante anche dall’allenatore. La respinta sul rigore del Napoli grida vendetta, tre giocatori partono da dietro e quelli della Juve non guardano gli avversari. La punizione del vantaggio dell’Atalanta non è balorda? Sui calci piazzati un allenatore se non fa attenzione a queste cose.. Qual è il lavoro settimanale che viene fatto in casa Juventus? Se non alleni questi dettagli, in cosa gli alleni? Questa squadra in mano a Thiago Motta giocherebbe molto meglio. Esalterebbe meglio Vlahovic e Chiesa, giocherebbe più compatta e sarebbe più incisiva. Sono stati dati troppi alibi all’allenatore più pagato della Serie A. Basta alibi a questo allenatore. Negli ultimi tre anni la Juve non tocca palla e non vince nulla.”

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