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Schwoch: “Sassuolo e Napoli sono in crisi: i neroverdi venderanno cara la pelle”

Simone Meola
Simone Meola
3 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

L’ex attaccante del Napoli ha parlato del prossimo impegno in campionato degli azzurri

Stefan Schwoch, commentatore tecnico per DAZN ed ex attaccante del Napoli, è intervenuto nel corso di Radio Punto Nuovo parlando del prossimo impegno degli azzurri in Serie A contro il Sassuolo. Queste le sue dichiarazioni: “Mi aspetto un Sassuolo diverso, da quello che ho visto in commento contro l’Empoli. I neroverdi hanno tanti problemi, ma venderà cara la pelle domani. Il Napoli ha già cambiato tre allenatori ed è ugualmente in crisi, come il Sassuolo. E a parità di crisi, spero venga fuori la qualità degli azzurri. Non è scontato, però, serve giocare una partita perfetta e di carattere per venire fuori dal Mapei Stadium con i tre punti tra le mani. Il Sassuolo sarà aggressivo per reagire ed essere all’altezza dell’incontro. Con Bigica in panchina una reazione arriverà sicuramente e lo stesso Bigica proverà a giocarsi questa partita nel migliore dei modi”.

Le parole di Schwoch su Osimhen, su Calzona ed infine su Simeone e Politano, entrambi autori di due errori sottoporta contro il Cagliari:

“Al di là dei gol fatti, è lontano dal miglior rendimento. Detto questo, serve in campo e serve come punto di riferimento a questa squadra. Il solo Osimhen, però, non risolve tutti i problemi del mondo. Il Napoli deve tornare a girare di squadra se vuole rimontare in campionato e risolvere la crisi. Altrimenti non si va da nessuna parte, tutto il reparto deve essere cinico. Calzona? E’ il meno colpevole di tutto, ora. E’ da poco, ha dato un minimo di ordine alla squadra, ma il livello del Napoli è ancora lontano dal migliore. La squadra vive un problema più mentale che tecnico. Calzona deve essere bravo a lavorare su quello se vuole svoltare. Simeone e Politano egoisti a Cagliari? Lo capisco, l’ho vissuto anche io. E’ difficile essere sempre lucidi, ma a volte si pensa inconsciamente più a sé stessi che ai compagni. Il gol preso poi è la vera colpa, è davvero assurdo. Juan Jesus si è mosso malissimo”.

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