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Santacroce: “La chiamata di Mazzarri è stata una sorpresa anche per me. Osimhen…”

Gianmarco Ruocco
Gianmarco Ruocco
2 Min di lettura
© Davide Bonanno per official account social Fabiano Santacroce

Fabiano Santacroce, ex calciatore azzurro, ha parlato ai microfoni di Sportitalia. Il terzino italiano, che dal 2009 al 2011 ha condiviso lo spogliatoio con Mazzarri, ha così commentato l’approdo del tecnico sulla panchina azzurra: “Decisamente, un bel colpo di teatro da parte di De Laurentiis: è stata una bella sorpresa anche per me questa chiamata di Mazzarri”.

Sui motivi che abbiano spinto il presidente a prendere questa decisione: “Innanzitutto secondo me perché doveva trovare un tecnico che accettasse le sue condizioni, ovvero un contratto così breve e di giocarsela in questo lasso di tempo. Poi c’è anche un altro aspetto da considerare. Mazzarri conosce già tutto l’ambiente e la piazza di Napoli. La scelta è dipesa da questi due fattori secondo me”.

Lui che ha visto in prima persona si è così espresso sul come Mazzarri lavorava con Cavani e la sua capacità di esaltare i numeri 9: “E’ vero, lo ha sempre fatto e fra l’altro in tipi di calcio molto diversi. Allora era più improntato sul contropiede rispetto ad oggi. In quel Napoli c’erano attaccanti che in contropiede facevano malissimo, come Edi ed il Pocho Lavezzi”.

Immancabile, dunque, il collegamento con Osimhen: “Sicuramente Victor sarà il centro del gioco, penso che lavorerà tanto su di lui. E’ un allenatore che dà poche regole, ma buone, anzi ottime. Già ai miei tempi si vedevano i frutti di questo suo modo di lavorare”.

Sui motivi della crisi di spogliatoio di Garcia: “Non penso che per Garcia il problema fosse il comportamento in sé di alcuni giocatori, quanto piuttosto che il tecnico, diciamo così, a volte se la tirava un po’ dietro da solo, facendo certi cambi a pochi minuti dalla fine che coinvolgevano gli attaccanti. Quando non si vince poi, dentro al campo si è sempre scontenti. Ritrovare le vittorie è uno degli aspetti fondamentali per far tornare a lavorare tranquilli i giocatori”.

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