Fabio Cannavaro, dalle colonne del Corriere dello Sport, difende Lorenzo Insigne. Da napoletano a napoletano: “Il problema non è Insigne ma la tendenza a cercare un capro espiatorio quando le cose non vanno per il verso giusto. Tutti vogliono vincere, ma non sempre si può. Quando si perde parte la caccia al colpevole, a cominciare dal proprio concittadino. Fossi in lui resterei, perché Napoli merita di avere un simbolo”.
Cosa fare in futuro? Ecco la risposta del Pallone d’Oro del 2006:
“Premessa: il mercato non lo fanno i giocatori, che a volte certe decisioni le subiscono. Ma io, fossi in Insigne, resterei e senza avere alcun dubbio: quella maglia, quella città, meritano di avere un simbolo. Lui sa che sarà dura, che basterà inciampare per riprovare certe sensazioni amarognole, ma ormai ci sarà abituato. E’ giovane, stia a casa sua, dove c’è anche chi gli vuole bene, e diventi il riferimento”.