Il noto scrittore Maurizio De Giovanni ha commentato così, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, l’addio di Hamsik. Queste le sue parole: “Marek ha lasciato il segno, resterà sempre un ”napoletano acquisito”, cui noi saremo grati da tifosi e da napoletani. È uno per cui cresta e tatuaggi non sono mai stati simbolo di sregolatezza. Anzi è stato dogmatico per tanti giovani. Ho apprezzato il modo in cui non ha mai permesso che le rapine subite venissero usate strumentalmente per evidenziare i problemi di Napoli. Ha fatto una scelta da professionista, giusta anche per la società e la squadra. Non ci nascondiamo dietro un dito: il suo esperimento da centrale è fallito. Non ha il passo e la mentalità per stare in quel ruolo”.
De Giovanni su Hamsik: “Dopo una carriera a buttarsi negli spazi, a inserirsi in area avversaria, non è facile inventarsi in un ruolo in cui bisogna dettare i tempi di gioco. E comunque Ancelotti ha 4 giocatori per 2 posti e valorizzerà gli investimenti già fatti dal club”.
“Di sicuro, un’operazione del genere, con oltre 50 milioni di euro in ballo, non credo possa essere stata impostata dalla sera alla mattina e il fatto che la cessione sia avvenuta a mercato chiuso mi lascia perplesso – conclude De Giovanni –. Hamsik è stato un ottimo capitano fino in fondo, anche nel chiedere ad Allan di restare a Napoli visto che l’offerta giusta da parte del Psg non è arrivata”.