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Insigne, Ventura e il 3-5-2 contro la Svezia: un’occasione d’oro per tirare un pò il fiato

admin
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Si parli chiaro: che Lorenzo Insigne non faccia parte dell’11 titolare di Ventura contro la Svezia, è come tirare un sospiro di sollievo. In un periodo in cui gli impegni sono tanti e ravvicinati, anche giocare un minuto in meno risulta essere fondamentale per i tifosi e per gli allenatori delle squadre di club.

Ancor di più per Lorenzo Insigne che le ha giocate, da un anno a questa parte, praticamente tutte: il talento azzurro gioca da un anno consecutivo. Nessuna partita saltata e, ove mai ci fosse stata la possibilità di riposare, è sempre stato richiamato dalla propria Nazionale. In più, il numero 24 azzurro, è anche apparso molto stanco, inevitabile (!), nell’ultima sfida contro il Chievo.

In un mondo, quello del calcio, fatti di calendari stravaganti e partite dopo partite, che minano la fisicità degli atleti, riposarsi e guardare dall’esterno i propri colleghi tirare calci al pallone potrebbe risultare (paradossalmente) ad un certo punto rilassante. Magari lo sa anche Lorenzo Insigne, impegnato nella lotta per lo scudetto con la propria maglia del cuore, quella del Napoli, ma che non si esime affatto dal richiamo italiano. Anzi, prova orgoglio nel giocare con la sua Nazionale aspirando magari a diventarne il protagonista e il trascinatore tanto nei risultati quanto nei trofei.

Ma ad oggi, Lorenzinho, una panchina in più non fa male a nessuno: nè a Sarri, nè ai tifosi.

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