In Serie A, la Roma sembra trovarsi in una situazione assai complessa. Non riesce ad uscire da una crisi, che è iniziata dal pareggio casalingo per 3-3 contro l’Atalanta di Gasperini. Poi, la sconfitta a Milano contro il Milan, il pareggio in casa con il Chievo, e dulcis in fundo, la sconfitta per 2-0 a Bologna.
Ma, quello che sembra preoccupare e non poco mister Di Francesco, pare essere l’atteggiamento remissivo della squadra, che non mette in campo lo spirito combattivo per vincere una partita. La piazza di Roma è infuocata, la dirigenza infuriata.
Tutti a scagliarsi contro l’allenatore ex Sassuolo, quando nella sessione estiva di calciomercato, il Ds Monchi ha letteralmente smantellato l’ossatura di una squadra, che nella scorsa stagione era arrivata in semifinale di Champions League, eliminando il Barcellona.
Nainggolan, Strootman, Alisson. L’unica vendita giustificata pare essere quella dell’estremo difensore brasiliano, venduto ad una cifra esorbitante (circa 60 milioni). Poi, si è rifondato un centrocampo; con gli addii del belga e dell’olandese, la squadra giallorossa ha perso qualità e quantità in mezzo al campo.
Vero è, che sono arrivati giocatori interessanti e promettenti, vedi Kluivert, Cristante, NZonzi, Pastore; ma, la squadra, essendo nuova, ha bisogno di trovare gli automatismi giusti. Per questo, bisognerebbe aspettare la conformazione della squadra, dando il tempo necessario a Di Francesco.
Tempo, che sembra scadere sempre di più. Determinanti, per il futuro del mister pescarese, i prossimi match contro Frosinone (stasera alle 21:00) e il derby con la Lazio (Sabato alle 15:00); quest’ultimo rappresenta troppo per i tifosi. In caso di vittoria, la piazza si placherebbe, nel caso contrario Di Francesco potrebbe seriamente rischiare la panchina.