Sebastiano Luperto, difensore dell’Empoli ma di proprietà del Napoli, sabato scorso ha segnato il suo primo gol tra i professionisti. Un gol che ha aperto la partita contro il Venezia poi vinta 3-2 dalla capolista della Serie B. L’Albiol di Lecce, come era stato soprannominato vista la somiglianza fisica e fisiognomica col difensore spagnolo, è stato intervistato dal portale web di Gianluca Di Marzio. Luperto ricorda, innanzitutto, la sua esperienza al Napoli con l’esordio in A sotto la guida di Rafa Benìtez: “Credeva in me, mi portava quasi sempre in prima squadra a fine allenamento mi faceva restare in campo insieme ai suoi assistenti. Ho imparato tanto da lui”. Luperto ha vinto una Coppa Italia ed una Supercoppa con il senor della panchina: “Che gioia, quando si vince a Napoli è una festa incredibile. Mi ricordo che, all’ultimo rigore parato da Rafael a Doha, Andujar si avvicinò e mi sussurrò di godermi momenti del genere perché non capitano tutti i giorni”.
Luperto racconta l’esordio in A, 3 maggio 2015, in Napoli-Milan: “Il Napoli fa tre gol in sei minuti, dal 70’ al 76’. “Cinque minuti ed entri” Le parole che gli rivolge Pecchia, su ordine di Benitez: “Mi sono alzato e ho fatto il riscaldamento a tremila”. Poi l’abbraccio con David Lopez, che gli lascia il posto, “E tutto il San Paolo che mi applaude al primo pallone toccato. Brividi”.
Il difensore leccese parla così del gruppo azzurro e di Sarri: “Un gruppo serio, coeso, capace di scherzare e di concentrarsi nel giro di un secondo. Albiol un esempio su tutti: un uomo con valori importanti, firmerei per ripetere una carriera come la sua. Sarri? Un maestro di calcio, che cura ogni dettaglio e che vuole la perfezione. Mi diede un consiglio: vai in una squadra che gioca un calcio simile al nostro”. Detto, fatto: prima 6 mesi a Vercelli ed ora ad Empoli.
La sassata di Luperto per l’1-0 dell’Empoli sul Venezia: