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Sosa: “Tra Italiano e Conte prendo il primo per la panchina del Napoli”

Matteo Calitri
Matteo Calitri
5 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Suo canale YouTube di Napolità è uscita la video intervista in due episodi realizzata da Salvatore Pengue a Roberto “El Pampa” Sosa, ex giocatore del Napoli – tra gli autori della promozione in Serie A – e allenatore: “A me piace molto il calcio di Spalletti che ho avuto come allenatore. Il calcio va verso saper rapportarsi coi propri giocatori da un punto di vista emozionale. Posso avere la migliore metodologia del mondo, ma se non arrivo alla testa dei giocatori, è inutile. A me piace molto spiegare le cose, la risposta del giocatore, il confronto per arrivare ad un punto di accordo”.

ANTONIO CONTE – “Negli ultimi giorni si sta parlando molto di Antonio Conte, a me piace molto, ma andrebbe a cambiare ciò che il Napoli ha fatto negli ultimi 15 anni come metodologia di lavoro, di mercato, di rapportarsi con la stampa ed i tifosi. Vorrei Conte, ma andiamo incontro a qualcosa di totalmente differente, quindi è giusto che si sappia che si corre un rischio. Non so chi arriverà, ma spero che non si giochi con la passione dei tifosi”.

THIAGO MOTTA – “Secondo me, Thiago Motta ha smascherato tutti gli allenatori ed opinionista che dicono che bisogna avere i calciatori per far bene. Nel calcio bisogna aggiornarsi, così come in tutti i mestieri. Thiago Motta con giocatori inaspettati sta facendo molto bene”.

VINCENZO ITALIANO – “Sta facendo molto bene. L’anno scorso era nella lista di De Laurentiis. Italiano appartiene alla metodologia di lavoro degli allenatori degli ultimi anni”.

ITALIANO O CONTE – “Scelgo Italiano”.

Nel corso dell’intervista realizzata da Sasà Pengue, El Pampa Sosa ha parlato anche della figura di direttore sportivo: “La quotidianità del direttore sportivo è fondamentale, per me. Ci sono tante cose che Giuntoli ha fatto a Napoli che tanti non sanno. Chi ha portato Osimhen, Kvara personalmente non mi interessa se l’ha fatto De Laurentiis, suo figlio o Giuntoli, alla fine hanno fatto il bene del Napoli. Ciò che è importante è la sua serietà, il modo in cui si rapportava con la squadra. Mi ha dimostrato veramente che questa coppia Spalletti-Giuntoli è stata perfetta. Lo scudetto – da un punto di vista tecnico – l’hanno vinto loro due. Giuntoli è stato un valore aggiunto importantissimo, quasi al pari di Spalletti”.

DELUSIONE DI QUEST’ANNO – “In realtà un po’ tutti. Nessuno è al livello dell’anno scorso. Potrei dire che Lobotka e Politano potrebbero più o meno avvicinarsi a quello che hanno fatto l’anno scorso, Di Lorenzo, Osimhen e Kvara a tratti. Mi ha deluso Osimhen. Quest’anno il suo percorso non mi è piaciuto. Tra Coppa d’Africa e quando contro il Bologna ha platealmente detto che voleva giocare 4-4-2, un giocatore non si può permettere, può avere ragione o no. Mi aspettavo molto di più perché sono certo che può dare molto di più. Quest’anno abbiamo visto un 30% di Osimhen. Se fosse stato al 55-60%, adesso il Napoli sarebbe al posto del Bologna o della Juventus”.

SUCCESSORE DI VICTOR OSIMHEN – “Vado su un calciatore che a me piace tantissimo. Scamacca dell’Atalanta, per caratteristiche. Lui quest’anno sta imparando molto perché ha un allenatore che dentro il campo è tra i più importanti della storia del calcio italiano. Non piace per i suoi modi di fare e le dichiarazioni fuori dal campo, probabilmente. Scamacca ha un’esperienza in Premier, sta imparando tanto, ha l’età giusta, sa attaccare, sa dare profondità. Si parla molto di Gimenez che sta facendo molto bene, anche lui giovane e con molta fame. Io spenderei comunque un po’ di soldi per Scamacca”.

PROGETTI PER IL FUTURO – “Nei prossimi due mesi continuerò le mie collaborazioni con diverse trasmissioni, mi diverto molto, parlare di calcio mi diverte. Mi piace anche allenare, ma ad un certo punto ho capito che non bisogna chiedere nulla, se arriva un’opportunità la sfrutterò. Vivo a Napoli, mi basta godermi questa meravigliosa città”.

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