Quello che resta dopo Monza-Napoli è un profondo rammarico per quella che è considerata una stagione disastrosa. Perché una squadra del genere – si legge sul Corriere dello Sport – non può certo permettersi di trovarsi a 31 punti di distanza dalla vetta della classifica. I lampi di genio del Monza hanno accecato tutti: quando il Napoli ha trovato il suo momento, è stato come rivivere gli splendori dei ragazzi dello scudetto. È stato un lampo improvviso in uno dei periodi più difficili degli ultimi anni, quando in campo sembrava esserci una squadra di spaventapasseri.
All’improvviso, gli azzurri si sono liberati da tutte le ansie e le paure che li avevano afflitti per tutta la stagione, mostrando il loro vero valore. Grinta, determinazione e soprattutto una grande qualità. Osimhen ha toccato il cielo a 2 metri e 23 per siglare il pareggio di testa senza nemmeno pensare al rischio di atterrare male, Politano ha regalato una delle sue magie da lontano, Zielinski ha dimostrato di meritare il suo posto sul campo, costringendo chiunque l’avesse messo da parte a una notte insonne, e Raspadori ha dimostrato di essere un giocatore che può fare la differenza vicino alla porta. Sembra la trama di un’intera partita, ma tutto è successo in soli 13 minuti.
Fonte: Corriere dello Sport