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Lo Monaco: “Manna è giovane ma fa da poco il direttore sportivo. Scelta rischiosa”

Alessandro Caterino
Alessandro Caterino
3 Min di lettura
© Il Mio Napoli

Il direttore del Novara si esprime sul prossimo dirigente degli azzurri

Pietro Lo Monaco, durante la trasmissione Marte Sport Live su Radio Marte, è intervenuto per spendere qualche parola sulla scelta direttore sportivo a Castel Volturno: “Manna nuovo ds del Napoli? Interpretare un’ipotetica scelta di De Laurentiis è prematuro, di certo questa direzione presupporrebbe una continuità rispetto a ciò che ha fatto ultimamente il presidente del Napoli: da quando ha vinto lo scudetto è convinto che l’unico vero punto fermo di tutto sia lui e solo lui, in base a questo sono arrivate tutte le decisioni che hanno portato al disastro di quest’anno. Nella storia poche volte si è visto che la squadra campione d’Italia facesse seguire un campionato così scadente al punto da voler gridare alla rivoluzione. Lo scorso anno il Napoli sembrava destinato ad aprire un ciclo, si è sfasciato tutto, ora si parla di rifondazione. Se la scelta fosse questa vorrebbe dire che il presidente non ha fatto tesoro degli errori commessi. Portare eventualmente un 37enne in una piazza tra le migliori d’Europa sarebbe certamente da coraggiosi, mi auguro che faccia sempre il bene del Napoli e che possa indirizzare una nuova strada al club. Ci sono tanti punti interrogativi su Manna, è giovane, fa da poco il direttore sportivo, ci mancherebbe tutto è possibile ma se il primo che capita dopo due anni di attività va a Napoli, vuol dire che il calcio è cambiato totalmente. Chi deve dirigere deve avere esperienza, io se devo prendere un giovane allenatore ci sto, ma il direttore sportivo è un ruolo chiave. Tra l’altro è molto riduttivo ritenere il ds solo quello che prende i calciatori, il ruolo è invece difficilissimo e delicato, ha rapporti con i giocatori, lo scouting, le altre società, individua il tecnico giusto per il club e le sue esigenze. Diverso sarebbe se all’interno del Napoli ci fosse un direttore generale alla Marotta, che decida di prendere un giovane rampante che però abbia le spalle coperte. Napoli è Napoli, è una piazza che vale qualsiasi grande club europeo”.

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