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Anellucci: “Il nove ideale per il dopo Osimhen? Il mio preferito si chiama Edinson Cavani”

Simone Meola
Simone Meola
3 Min di lettura
© Official Account Edinson Cavani

Le parole del procuratore sul Napoli

Claudio Anellucci, procuratore ed ex agente di Edinson Cavani, è intervenuto ai microfoni di 1 Football Club parlando della stagione del Napoli sino a questo momento e non solo. Queste le sue dichiarazioni: “Nessuno poteva pronosticare un calo tanto drastico degli azzurri dopo un successo evidente come quello dello scorso anno. In questa situazione diventa difficile salvare qualcuno. Non capisco perché Simeone non gioca mai. Il Napoli ha molti calciatori che non giocano nel proprio ruolo. Tuttavia, posso dire che ripartirei da Lobotka”.

È stato un errore non voler affidare il progetto Napoli a Tudor?

“Un traghettatore, in tutte le situazioni, difficilmente può far bene. Credo, però, che in un anno e mezzo Tudor avrebbe potuto fare veramente bene. Un profilo come Italiano, a parer mio, non lo vedo benissimo a Napoli”.

Quale calciatore della Fiorentina potrebbe dirsi ideale al Napoli, soprattutto in caso di arrivo di Vincenzo Italiano in azzurro?

“Mi piace molto Barak. Ha giocato poco a Firenze, ma è un calciatore interessante così come Kayode. Per quanto riguarda il resto, ci sono giocatori importanti a Firenze. In passato parlavo di Nico Gonzalez e mi prendevano per pazzo, ma credo sia un profilo interessante e pronto ad una piazza importante come Napoli”.

Quale potrebbe essere il nove ideale per il dopo Osimhen?

“Il mio preferito si chiama Edinson Cavani. Rimango legato alle tradizioni. Ciò detto, ci sono tanti profili interessanti, ma il club deve fare ordine, dopo la tanta confusione di questi mesi, nell’assetto societario. Non è stato un mercato esaltante, con calciatori da non prendere e cifre folli. Può accadere che ci sia un passaggio a vuoto nel lavoro di uno scouting, e ciò non toglie meriti a Micheli e al suo staff”.

Simeone sarebbe il profilo giusto per la Lazio?

“Potrebbe essere il calciatore giusto per la Lazio. Può dare un cambio generazionale a chi ha fatto benissimo in biancoceleste, come Ciro Immobile. Tutte le storie, però, giungono al termine”.

Come commenta la scelta di Giovanni Manna?

“Mi sembra che siano delle ripicche tra il presidente e Giuntoli. Ripicche che non hanno alcun senso. Quello sta alla Juve e lo vado a togliere ai bianconeri… Mi sembra una cosa poco professionale. Se continua questa storia, rischiamo di andare ad analizzare ogni minima esultanza. Manna lavora alla Juventus, è normale. Sono storie che rischiano di condizionare i tifosi e, dunque, anche l’avventura di certi professionisti nel nuovo club. Credo, però, che le dirigenze sappiano quello che devono fare”

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