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Xavi: “Senza paura e senza essere favoriti: è un’opportunità. Lobotka un calciatore da Barcellona”

Mauro Cucco
Mauro Cucco
7 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Xavi Hernandez parla in conferenza stampa alla vigilia di Barcellona-Napoli. In palio c’è la qualificazione ai quarti di finale di Champions League. Queste le dichiarazioni del tecnico del Barça dalla sala stampa della Ciutat Esportiva: “E’ la partita più importante della stagione. Abbiamo entusiasmo, siamo agli ottavi di Champions, vogliamo andare ai quarti e giochiamo in casa. E’ da quattro anni che non entriamo nei quarti di finale, per cui è una opportunità e vogliamo essere competitivi per dare il massimo. Abbiamo di fronte un rivale che non è nel suo momento migliore, ma sono pur sempre i Campioni d’Italia. Abbiamo una opportunità d’oro ed abbiamo la possibilità di vivere una notte magica”.

Affronta il Napoli di Calzona: “Il Napoli è migliorato con Calzona, sono dinamici, sono più a loro agio ed anche noi arriviamo meglio a questa partita, malgrado le varie indisponibilità. Quelli di Gavi, De Jong e Pedri sono infortuni importanti. Dobbiamo competere, giochiamo in casa e dobbiamo cercare di essere i migliori, come all’andata, anche al ritorno per passare il turno”.

Xavi ribadisce il concetto: “Ripeto, quella di domani deve essere una opportunità per noi. Non è una scusa, dobbiamo mostrare il nostro calcio ed essere coraggiosi. Non abbiamo paura di fallire, ma la necessità di dimostrare di poter competere a questo livello della competizione”.

Si parla ancora (e molto) del suo futuro: “Io non sono importante domani, ma lo è la squadra e la società. Non conta me oggi, ma la partita di domani. La mentalità dei tifosi blaugrana è quella di riempire lo stadio, stare uniti con la squadra e la società per cogliere questa opportunità di tornare ai quarti di finale. Dobbiamo controllare le nostre emozioni. Difendere bene, avere pazienza in attacco. Bisogna essere competitivi ed in una competizione come la Champions anche il minimo dettaglio può essere decisivo”.

Calzona finora è rimasto imbattuto da quando è subentrato all’andata: “Sarà un Napoli coraggioso, che eserciterà pressione in avanti, cercherà di giocare il pallone. Sarà una partita aperta perché cercano quello che vogliamo fare anche noi. Davanti con le tre punte sanno essere molto pericolosi. Sicuramente si spingeranno in avanti e dovremo avere il massimo dell’attenzione perché abbiamo di fronte un avversario forte che l’anno scorso si è laureato Campione d’Italia”.

© Il Mio Napoli – Foto Marco Bergamasco

Cosa chiede ai suoi calciatori? “Sono molto contento di loro, ringrazio Ter Stegen per le belle parole per me, lui è uno dei capitani. Sento tutto l’appoggio dello spogliatoio e del club. Dirò loro di non avere paura, ma di cogliere questa opportunità: essere una delle migliori otto squadre d’Europa. Bisogna provarci, senza paura”.

“E’ una opportunità anche per loro – dice Xavi – siamo in Champions, si godano questa serata. Nient’altro. Hanno un’opportunità immensa di essere una delle squadre più forti d’Europa. Non ci sono favoriti. C’è il 50% di possibilità. E’ vero che il peso della tifoseria, del pubblico, ci dà un vantaggio in più e noi dobbiamo dare il massimo. Domani il nostro stadio deve bollire come una pentola a pressione”.

Sui rigori? “Abbiamo lavorato su qualsiasi possibile scenario. Siamo pronti a poter gareggiare nel miglior modo possibile. Può succedere di tutto e siamo pronti a qualsiasi possibilità”.

Come sta Ferran Torres? “La sensazione è che non sia al 100% e noi domani abbiamo bisogno di calciatori che siano al 100%. Lo avremo al meglio per l’Atletico Madrid”.

Passare ai quarti sarebbe un bel traguardo anche per la società: “Quest’anno abbiamo avuto difficoltà economica, non abbiamo ingaggiato tutti quelli che avremmo voluto ed abbiamo dovuto adattarci alle circostanze. Da quando sono qui la società ha fatto tanti sforzi e questo ci consente di giocare alla pari contro qualsiasi squadra in Europa”.

Sulla posizione di Christensen: “Può aiutarci in tante cose. Il suo cambio di posizione ci è utile per articolare entrambe le fasi di gioco. Sono contento del suo rendimento”.

I giocatori è come se si fossero “liberati” dopo l’annuncio del suo addio. Xavi non è d’accordo: “Più che liberarsi, credo che i calciatori abbiano fatto un passo in avanti. Il nostro rapporto è sempre stato onesto e sincero e sapevo che, una volta dato l’annuncio, non sarebbero nate situazioni tese o conflittuali. Fin dall’inizio hanno dimostrato di essere con noi ed il mio staff. Non avevo dubbi su di loro”.

© Il Mio Napoli – Foto Marco Bergamasco

Cosa piace del Napoli? “Del Napoli mi piacciono tante cose, le qualità individuali dei calciatori, soprattutto le tre punte che sono ad un livello top in Europa, e poi come giocano in fase difensiva, come vogliono uscire da dietro col pallone. Calzona ha migliorato la squadra, secondo me”.

Quanto pesa il fatto che il Barça non giochi al Camp Nou? “Montjuic domani deve essere molto simile all’atmosfera del Camp Nou. I calciatori devono sentire l’affetto dei cules, dei tifosi del Barça. Devono essere il dodicesimo uomo in campo”.

Chi gioca davanti al posto di Pedri? “Non ve lo posso dire, non posso anticipare la formazione per non dare indicazioni all’allenatore avversario. Ai miei comunicherò la formazione soltanto un’ora e mezzo prima della partita. Ma chiunque giochi garantirà cose fatte bene”.

Qual’è il calciatore più forte? “E’ difficile. Io direi Lobotka, un calciatore che mi piace per come costruisce gioco, non perde il pallone. Mi piacerebbe vederlo in una squadra come il Barça. Credo che fa la differenza in una squadra come il Napoli”.

Su Laporta: “Oggi non è venuto al campo d’allenamento, non lo ho visto. E’ molto motivato, come presidente e come primo tifoso. E’ entusiasta di quello che faremo domani. Siamo pronti per gareggiare e speriamo in una notte magica”.

Chi gioca al posto di De Jong? “Non posso dirlo. Di sicuro non cambierà il nostro sistema di gioco. E poi non cambieranno molto le cose rispetto a quello che abbiamo fatto vedere finora”.

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