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Improta: “L’unica medicina per il Napoli sarebbe vincere contro il Sassuolo”

Simone Meola
Simone Meola
2 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Le parole dell’ex calciatore del Napoli sul momento degli azzurri

Gianni Improta, ex azzurro e dirigente sportivo, è intervenuto nel corso di Radio Marte parlando del momento del Napoli e del prossimo impegno di Serie A contro il Sassuolo. Queste le sue dichiarazioni: Penuria realizzativa? C’è stato un imbastardimento generale dei vari moduli a partire da Garcia (che aveva provato a seguire l’impostazione di Spalletti), poi con Mazzarri che ha creato probabilmente nei calciatori un po’ di confusione con tutti i vari cambi modulo messi in campo. Detto ciò, credo che il problema sia squisitamente di natura mentale: è accaduto quello che accade quando un padre non tratta tutti i figli alla stessa maniera, provocando una inconscia reazione di ribellione. Da qui, i vari egoismi dei singoli, che hanno contribuito a sporcare questa stagione. Per venirne fuori si spera nell’ultimo battito d’ali che è rappresentato dalla Champions, dove lo stimolo per i calciatori è attualmente più forte rispetto a quello del campionato”.

Kvaratskhelia poco incisivo?

“Quando si ha a che fare con giocatori di livello superiore, non devi mai metterli in discussione, altrimenti si ingenera in loro una perdita di certezze che poi non li fa rendere secondo i loro standard. Il georgiano è stato mortificato sia con promesse non mantenute sia con sostituzioni penalizzanti (vedi Garcia e ora anche Calzona). Sassuolo-Napoli? Potrebbe essere la partita della svolta per gli azzurri che non possono da una stagione all’altra aver smarrito così massicciamente se stessi, altrimenti significherebbe che perdendo Spalletti non sono più stati in grado di ritrovarsi, il che non sarebbe generoso nei confronti dei calciatori. Si faccia tesoro degli errori e si mettano da parte i personalismi, giocando solo per la squadra. Medicina per il Napoli? La vittoria, quella lenirebbe le ferite”.

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