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Atletica, Jacobs promette: “A Parigi posso migliorare il 9”80″

Mauro Cucco
Mauro Cucco
3 Min di lettura

Marcell Jacobs, nonostante i numerosi sacrifici svolti negli ultimi mesi, non ha alcuna intenzione di lasciare la corona olimpica e rilancia in vista di Parigi 2024. Non ci sono obiettivi più grandi da raggiungere se non quello di ripetersi nei 100 metri. Se è vero che il trionfo di Tokyo è ormai lontano, al tempo stesso la voglia di migliorarsi e mettere al collo quella medaglia d’oro è più forte che mai. “È bene che i miei avversari siano convinti che possa perdere la corona di campione olimpico, almeno finché non arrivo a Parigi – ha sottolineato Jacobs in un’intervista esclusiva a Sportmediaset -. Il fatto che in occasione gli ultimi due campionati del mondo siano stati vinti con un tempo superiore a 9″80 la dice lunga e soprattutto dimostra che, se sono in salute, posso migliorare quel tempo e soprattutto vincere di nuovo“.

La convinzione di far bene sul tartan transalpino deriva anche dal fatto che il 29enne di Desenzano sul Garda abbia compiuto una vera e propria svolta nella sua carriera separandosi dallo storico tecnico Paolo Camossi e trasferendosi a Jacksonville negli Stati Uniti dove ha iniziato un nuovo percorso sotto la guida di Rana Reider. Una mossa che sta consentendo al portacolori delle Fiamme Oro Padova di prepararsi senza eccessive pressioni all’appuntamento a cinque cerchi, ma soprattutto di confrontarsi costantemente con diretti avversari come André De Grasse, Jerome Blake, Trayvon Bromell, Trevor Stewart, Hakim Sanibrown e Yuki Hashioka

“Nonostante fra qualche mese saremo tutti in pista in qualità di avversari, in questo momento siamo un team che si supporta l’un l’altro. Se è vero che Rana ci impedisce di fare video durante i nostri allenamenti così come di ricontrollare i tempi, d’altra parte ci offre molta tranquillità mostrandosi a volte estasiato quando riusciamo a realizzare un lavoro fatto bene – sottolinea Jacobs -. Con questo programma mi sto trovando veramente bene e il mio corpo ne sta beneficiando parecchio. È vero che per ora sono costretto a vedere gli altri gareggiare e a trattenere la voglia di spingere maggiormente il mio motore, ma al tempo stesso è fondamentale rimanere calmi e tranquilli”.

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