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Marcolin: “Il vero neo della stagione del Napoli è la fase difensiva, lo certificano i numeri”

Gianmarco Ruocco
Gianmarco Ruocco
2 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Dario Marcolin, ex calciatore azzurro, ha parlato ai microfoni di Radio Marte. Queste le sue parole: “Penso che chiunque sarà il prossimo allenatore del Napoli debba avere un progetto triennale, con un direttore giovane forse serve un allenatore esperto. In ogni caso anche con uno come Conte servirebbe un progetto triennale, anche per convincere un allenatore importante a sposare la piazza azzurra. L’Europa è sempre importante, anche la qualificazione in Conference non sarebbe da buttare. Parteciparvi ti tiene la rosa allenata, qualche volta è anche una medicina per il campionato, forse il nuovo allenatore è legato anche a questa qualificazione nelle coppe o meno”.

Su Napoli-Roma: “Ho rivisto l’Osimhen che conoscevo, nella ripresa si è trascinato la squadra sulle spalle. Inoltre, la costanza di gioco del Napoli è stata inedita per questa stagione. Purtroppo, il vero neo di questa stagione è sicuramente la fase difensiva. Il Napoli ha preso 12 gol di testa, il reparto si muove anche bene, ma sono i singoli che commettono errori banali. La squadra era abituata a difendere come un blocco unico, ora invece non ci riesce. I 43 gol subiti stonano notevolmente con la qualità della rosa”.

Su Udinese-Napoli: “Le squadre piccole giocano meno bene come qualità ma in queste sfide ci mettono sempre una rabbia superiore. Questo accadrà anche lunedì: se gli azzurri pareggeranno questi aspetti è chiaro che la maggiore qualità verrà fuori, diversamente sarà una trasferta complicata, il Napoli rischierebbe anche di perdere”

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