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L’ultimo giorno surreale di Mazzarri da allenatore del Napoli

Mauro Cucco
Mauro Cucco
2 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Walter Mazzarri ha vissuto un ultimo giorno da allenatore del Napoli in modo davvero surreale. L’edizione odierna del Corriere dello Sport ricostruisce quelle che sono state le sue ultime 24 ore vestite d’azzurro. Mazzarri è parso turbato, ovviamente. Legittimamente frastornato: il rumore delle voci è un trambusto assordante che dirotta l’attenzione di tutti. Giocatori compresi: eppure mancano solo 48 ore all’andata degli ottavi di Champions con il Barça. Il penultimo allenamento è fissato per le 14.30, quando già da tempo era chiaro a tutti l’andazzo, ma lui indossa la tuta e scende in campo. Una terra di nessuno: i giocatori si pongono le sue stesse domande e le pongono a chiunque pensino possa avere una risposta. Ma lo fanno sottovoce, perché c’è comunque un tecnico al lavoro meritevole di un rispetto e di una dignità conservati fino all’ultimo istante della seduta.

Mazzarri non abbassa lo sguardo, anche se è dura parlare di tecnica e tattica a una squadra ormai sfuggita. Dopo un’ora e un quarto con tutto lo staff schierato in campo – il prof Pondrelli, il vice Frustalupi, il collaboratore tecnico Grava e il preparatore dei portieri Rosalen Lopez – Mazzarri chiude l’allenamento e la sua avventura.

Dopo 97 giorni e un’oretta utile a raccogliere un po’ di cose prima di inforcare l’uscita del centro con la sua berlina nera di lusso. Calzona, nel frattempo, è già il nuovo allenatore del Napoli. La telefonata di De Laurentiis arriva alle 20.30, a cena: saluti e baci. E rimpianti: di non aver vissuto la noche con il Barça e di aver detto addio, per la seconda volta dopo 10 anni, proprio quando c’era Osimhen da scatenare contro tutti. Buio fino a cena. Quando poi, tra lo stupore generale, è comparso sul Lungomare con la sua compagna. Una novità per lui che ha sempre frequentato Pozzuoli; il solito posto anche sabato, dopo la partita con il Genoa, l’ultima da allenatore del Napoli in carne ossa.

Fonte: Corriere dello Sport

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