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Lazio-Napoli, la scelta di Mazzarri sui cambi

Alessandro Caterino
Alessandro Caterino
4 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

I nuovi innesti non hanno ancora ingranato: ad incidere forse è stata anche la decisione di effettuare in ritardo i cambi

Lazio-Napoli, la scelta di Mazzarri sui cambi. Il Napoli, dopo il ko rimediato a Riyadh contro l’Inter, torna a pensare al campionato: gli azzurri all’Olimpico contro la Lazio non riescono a strappare i tre punti. La squadra di Mazzarri, con il cambio modulo, ha avuto un miglioramento dal punto di vista difensivo: tuttavia l’aspetto che è stato trascurato è quello offensivo, con gli azzurri che non riescono a totalizzare neanche un tiro in porta. Il tecnico toscano con l’intera squadra a disposizione potrà valutare al meglio i propri singoli: il gioco che si basa nel servire la punta in profondità può favorire Osimhen, che grazie al suo strapotere fisico può anticipare il movimento dell’avversario.

© Il Mio Napoli – Foto Marco Bergamasco

Da quando è stato abbandonato definitivamente il modello ‘spallettiano’ si evince una maggiore compattezza: i giocatori in fase di non possesso riescono a controllare meglio la manovra dell’avversario. Il Napoli è riuscito a mettere alle strette alla Lazio, che ha provato anche la soluzione lanci lunghi per sorprendere la difesa azzurra. Nelle prossime partite proveranno a farsi valere anche i nuovi innesti, che si stanno mettendo a disposizione della squadra.

Il match all’Olimpico tra Lazio e Napoli è stata una partita bloccata: da una parte i biancocelesti non sono riusciti a trovare la giusta formula per segnare. Dall’altra parte gli azzurri hanno mantenuto una compattezza difensiva, che gli ha consentito di non prendere gol. Il problema è stata la sterilità offensiva da parte dei partenopei: Mazzarri ha provato ad inserire anche i nuovi innesti, che non sono al momento riusciti ad incidere. L’ambientazione da parte dei neo acquisti deve avvenire attraverso il minutaggio, che contro la squadra di Sarri è stato ridotto.

Il Napoli ha accusato maggiormente una mancata proposta offensiva: Raspadori non si è sentito al suo agio agendo da punta che attacca la profondità. Per sbloccare la gara, gli innesti sarebbero potuti entrare prima per annullare le strategie di Sarri

Lazio-Napoli sarebbe potuta essere un’occasione per i neo acquisti, viste anche le numerose assenze: Mazzarri tuttavia vuole prima studiarli a dovere. Il tecnico toscano, che ha voluto fare affidamento ai suoi soliti, li ha voluti far partire dalla panchina. La Lazio, che pressava maggiormente sulle corsie esterne gli azzurri, non dava modo ai campioni d’Italia in carica di fraseggiare palla a terra. Più volte i partenopei hanno dovuto ricorrere a lanci verso Raspadori, che puntualmente veniva accerchiato dai centrali biancocelesti. La mancanza di spessore si è fatta sentire: l’inserimento di Ngonge nella ripresa ha dato maggiori spunti, ma non sono bastati. Il giocatore belga, vedendo il suo approccio in campo, con la sua rapidità avrebbe quindi potuto dare un maggiore contributo se avesse avuto maggiore minutaggio.

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