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Schwoch: “Il Torino aggredisce, ma il Napoli deve vincere”

Alessandro Caterino
Alessandro Caterino
3 Min di lettura
© Salvatore Gallo

L’ex giocatore azzurro si esprime sul prossimo impegno dei partenopei

Stefan Schwoch, durante Febbre a 90 su Vikonos Web Radio/Tv, ha speso qualche parola sul prossimo match in campionato del Napoli: “Per il quarto posto dipende solo dal Napoli. La mia avventura a Napoli è stata indimenticabile, quando sono stato ceduto al Torino forse è stato il momento più brutto, anche se in granata sono stato benissimo non ho più continuato la mia carriera in azzurro. Domenica mi aspetto che il Napoli faccia bene, il Torino aggredisce, conoscendo il momento negativo dei giocatori partenopei, se li fai giocare sovraritmo li metti in difficoltà. Ma onestamente il Napoli deve vincere, da qui alla fine del campionato mi aspetto una squadra che in campo metta grande intensità”.

Schwoch si sofferma sul calciomercato: “A gennaio i giocatori che fanno la differenza difficilmente li puoi trovare, bisogna vedere ciò che c’è a disposizione. Un’alternativa a Di Lorenzo era necessaria perciò Mazzocchi va più che bene, poi ovviamente c’è bisogno di un centrale di qualità, altrimenti è inutile prenderlo tanto per fare un acquisto”:

Su Dragusin: “Sta facendo molto bene, è cresciuto nella Juve con grandi maestri come Chiellini, Bonucci e Barzagli sono comunque sempre dell’idea che un giocatore come lui lo devi vedere in una grande piazza come Napoli. Di sicuro ha una struttura importante, può essere un buon investimento.In questo momento il Napoli sta facendo fatica sotto porta, Raspadori è l’unico che può fare tutti i ruoli, darei però più fiducia al Cholito, che è uno che i gol li sa fare, è anche vero che quando ha giocato Raspadori al posto di Osimhen ha fatto molto bene, in questo momento però il Napoli ha bisogno di un punto di riferimento quindi punterei su Simeone”.

Sull’obiettivo quarto posto: “Per la Champions tutto è ancora aperto, la Fiorentina non è un tritatutto, dipende dal Napoli. La Roma non mi sembra uno squadrone, c’è sicuramente l’Atalanta e la sorpresa Bologna ma ripeto: tutto dipende dagli azzurri, a patto che si ritrovino e facciano un filotto di quattro, cinque vittorie di fila”.

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