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Nuoto, Barelli: “Italia in salute in vista delle Olimpiade”

Simone Meola
Simone Meola
3 Min di lettura

Il presidente della Federazione Italiana ha parlato in vista della prossima Olimpiade di nuoto

Paolo Barelli, presidente della Federazione Italiana, ai microfoni di Radio Cusanu Campus ha parlato dei recenti Europei in vasca corta a Otpei, dove l’Italia è arrivata seconda nel medagliere dopo un’ultima giornata con 6 ori vinti.

“Innanzitutto merito delle societa’, merito dei tecnici delle societa’, merito degli atleti. Ovviamente la federazione ha il piacere e l’onore di gestire una famiglia acquatica di grande qualita’, di grande passione, di grande esperienza e certamente i risultati degli ultimi anni mettono i nostri ragazzi nella pressione e nella responsabilita’ di essere visti come degli atleti di punta per le prossime Olimpiadi. Ma io dico ‘prudenza, prudenza’ perche’ lo sport del nuoto e’ uno sport ormai praticato a livello mondiale da tutte le nazioni. Ci sono campioni pesci umani che nascono da tutte le parti ed e’ proprio difficile stare al vertice, quindi prudenza, ma e’ indubbio che abbiamo degli atleti meritevoli, abbiamo veramente tanta varieta’ rispetto a qualche anno fa dove magari eravamo molto forti nello stile libero, ad esempio, pero’ gli altri stili non li coprivamo”.

In vista delle Olimpiadi, di quale nazione bisogna preoccuparsi?

“Ci sono delle delle potenze sportive nel nuoto, rappresentate dagli Stati Uniti, dall’Australia e dalla Cina e dal Giappone, che sono delle Nazioni che hanno una storia e una tradizione, poi hanno anche investimenti favorevoli a favore dello sport e in particolare del nuoto -risponde Barelli-. Noi andiamo ad acqua calda, abbiamo difficolta’ enormi dal punto di vista dei costi di gestione, dal punto di vista dell’incremento dei costi energetici, le nostre societa’ fanno veramente miracoli. In chiave europea, chiaramente ce la battiamo sempre con i francesi, con gli inglesi e con i russi. Adesso pare che non ci siano o non ci saranno, per i noti motivi della guerra in Ucraina, pero’ insomma abbiamo una fortissima competizione e vedo anche la nazionale francese in crescita. Ha individuato un paio di fenomeni, specialmente al maschile che sono veramente ragazzi e ragazzi di eccezione, pero’ insomma, andremo anche noi a giocarci le nostre carte”.

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