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Gianello: “Garcia se ne va con la coscienza a posto, sapendo di aver dato il massimo”

Gianmarco Ruocco
Gianmarco Ruocco
3 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Matteo Gianello, ex portiere del Napoli, ha parlato ai microfoni di 1 Station Radio. Allenato da Mazzarri ha parlato della sua esperienza con il neo tecnico azzurro: “Portò sicuramente maggiore responsabilità. Sappiamo che, quando c’è un esonero, a pagare è sempre l’allenatore, ma la sconfitta è un po’ di tutti. Walter portò un modo di giocare concreto, importante e anche la consapevolezza di essere forti. Ci diede la tranquillità che serve per fare risultati”.

Su Garcia e se gli sia stato dato abbastanza tempo: “Secondo me, no. Il Napoli, lo scorso anno, ha fatto una cavalcata. In questa stagione, a mio avviso, non sta facendo male, con un quarto posto e la concreta possibilità di qualificarsi agli ottavi. Garcia ha sentito di essere accolto con un po’ di scetticismo ma, essendo un professionista, ha comunque dimostrato attaccamento. Se ne va con la coscienza a posto, sapendo di aver dato il massimo”.

Sul perchè Mazzarri sia stato snobbato da alcuni tifosi partenopei: “Forse, perché la piazza è stata abituata, negli ultimi anni, ad allenatori di grandissimo livello. Non nascondo una certa sorpresa per la scelta di Walter, pensavo che De Laurentiis potesse dare continuità a quelle che erano state le scelte del recente passato. Sono convinto che Mazzarri sia un allenatore che potrà fare bene. Si dovrà ritrovare la serenità ed una identità di gioco che sono fondamentali per una squadra che, nella passata stagione, aveva ammazzato il campionato. Mazzarri, un sanguigno, lavorerà soprattutto su questo”

Un passaggio ha toccato l’aspetto tattico: “Sicuramente Mazzarri non stravolgerà, ad oggi, un modulo consolidato da anni. Non escludo, però, che possa inserire, gradualmente, anche un modulo con la difesa a tre. Le squadre di oggi ti studiano per filo e per segno e poter vantare un modulo in più non può che essere un vantaggio per gli azzurri”.

In ultimo un confronto tra il primo attacco a disposizione di Mazzarri a Napoli e quello attuale: “Bella domanda, non vorrei fare un torto a nessuno . Il Napoli è cresciuto molto, sia sportivamente che finanziariamente. È un club consolidato in Europa. Posso garantire che il Napoli di quel tempo era consapevole di essere forte, ma gli azzurri di oggi vantano tante soluzioni di spessore. Basti pensare a Raspadori che, anche ieri, ha dimostrato il suo valore in Nazionale”.

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