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Spalletti come col Napoli: “Dobbiamo tornare a far innamorare tutti i fratelli d’Italia”

Redazione
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La prima volta di Luciano Spalletti alla guida della Nazionale. Alla vigilia della sfida contro la Macedonia, il nuovo Ct della Nazionale ha parlato così alla vigilia, ripetendo un claim utilizzato già a Napoli. Se all’ombra del Vesuvio l’obiettivo principale, dopo due anni di delusioni, era quello di tornare a far innamorare i tifosi, ora ci riprova anche con la Nazionale italiana: “Bisogna riuscire a fare emozionare tutti gli italiani, perché siamo la squadra, il gruppo di tutti gli italiani. Oltre che cercare di fare risultato, dobbiamo far nascere l’amore attraverso quello che riusciremo a sviluppare in campo. Per ora siamo i selezionati dalla Nazionale, io compreso, poi sarà quello che riusciremo e determinare in campo che dirà se siamo l’Italia”.

Per Spalletti subito due defezioni: Chiesa e Pellegrini: “Sono due calciatori importanti, come altri. Quella dell’Italia è una storia importantissima, bella ma con qualche ferita. E noi dobbiamo provare a rimettere a posto queste ferite che il calcio italiano ha…”.

C’è subito bisogno di fare punti: “Cercheremo di fare la partita, cercheremo di avere un ordine dentro il quale esaltare l’estro e la fantasia di quei calciatori capaci di vedere quelle linee di passaggio che gli altri non vedono. Ovviamente il tutto all’interno di una precisa organizzazione. Da parte dei ragazzi c’è stata totale disponibilità, sono stato felicissimo nel vederli in campo questa settimana e sono fiducioso in vista della partita che ci attende”.

Spalletti ha aggiunto: “Quella con l’Italia è una cosa che è iniziata quando il presidente mi ha chiamato per la prima volta e non riesco a staccarmi. Sono emozionato, domani l’emozione quando sentirò l’inno ci sarà, senza dubbio. Domani sopra ogni altra cosa c’è un atteggiamento da tenere.  Non dobbiamo mai sentirci vittime e dobbiamo andare alla ricerca di ciò di cui abbiamo parlato tutta la settimana, poi si spera sempre che il risultato sia una conseguenza”.

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