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Il Napoli di Garcia tra preparazione e infortuni: sono cambiati i metodi di lavoro

Mauro Cucco
Mauro Cucco
3 Min di lettura
© SSC Napoli

Da Sinatti a Rongoni: gli azzurri hanno scelto la via della fatica con più allenamenti a secco. Anche l’anno scorso c’erano stati acciacchi e affaticamenti

Frank Anguissa è l’ultimo calciatore del Napoli, in ordine di tempo, ad aver avuto problemi fisici in questo pre-campionato tra Val di Sole e Alto Sangro. L’elenco è lungo: Elmas, Mario Rui, Demme, Lobotka ed anche Osimhen e Kvaratskhelia. Anche Juan Jesus e Olivera hanno accusato fastidi. Il nigeriano, alle prese con un affaticamento muscolare, ha saltato l’ultima amichevole, mentre il georgiano ne è uscito malconcio con un dolore al ginocchio di cui andrà valutato l’eventuale interessamento o meno dei legamenti. Attenzione, quindi, rivolta alla preparazione fisica, con il dito puntato sul cambio del responsabile della parte atletica: da Francesco Sinatti (dimissionario) a Paolo Rongoni, uomo di fiducia di Rudi Garcia. Ma fino a che punto si può parlare di responsabilità da parte dello staff tecnico? E fino a che punto si ritiene che siano infortuni determinati da un eccessivo carico di lavoro?

© Il Mio Napoli – Foto Marco Bergamasco

Quello attuale è sicuramente un momento complicato ma determinante della preparazione estiva. Le fatiche si fanno sentire, soprattutto alla luce dei 12 giorni trascorsi a Dimaro-Folgarida più gli otto giorni appena trascorsi a Castel di Sangro, a cui ne seguiranno altri otto. Con Spalletti anche nella prima estate il pallone fu subito dominante, invece il duo Garcia-Rongoni ha programmato tanto lavoro a secco. Nulla di eccessivamente preoccupante, lo staff di Garcia ha scelto la via della fatica, l’idea è mettere benzina nelle gambe che può rivelarsi preziosa in una stagione senza soste. Dunque, a detta degli esperti, un affaticamento maturato in questi giorni sarebbe fisiologico e, soprattutto, utile ad evitare problemi di tenuta atletica nei prossimi mesi.

© SSC Napoli

E’ chiaro che nel passaggio da Sinatti a Rongoni sia cambiato qualcosa. Le differenze sono evidenti in ogni aspetto. Tuttavia, anche l’anno scorso si sono verificati fastidi muscolari durante la fase di preparazione, quindi nulla di strano. Attualmente, il lavoro si concentra sulla fatica, allenamenti intensi, diete rigeneranti, test atletici e partite amichevoli. Questi giorni rappresentano anche un’opportunità per i tifosi di avvicinarsi ai propri beniamini e, spesso, anche durante una semplice partita di allenamento in famiglia, sotto gli occhi dei tifosi, i giocatori si impegnano al massimo senza risparmiarsi. La cosa importante è saper fermarsi in tempo, come è stato fatto con Osimhen, che ha sempre bisogno di riposo speciale a causa della sua esplosività, non solo a livello caratteriale.

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