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Garcia, un’idea di bel calcio diversa rispetto a quella di Spalletti

Mauro Cucco
Mauro Cucco
2 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Sarà sempre 4-3-3, ma con deviazioni verso il 4-2-3-1. Così si esalta il talento di un azzurro in particolare: Giacomo Raspadori

Rudi Garcia sul percorso lasciato in eredità da Luciano Spalletti. Al termine del casting, il presidente De Laurentiis ha optato per una via di mezzo tra la continuità dell’uscente Spalletti e la diversità del subentrante Rudi Garcia. Perché sarà pur sempre 4-3-3, con deviazioni alternative sul 4-2-3-1, ma resta il fatto che i due allenatori hanno idee diverse. Li unisce la voglia di far giocare bene le proprie squadre, il bel gioco, ma attraverso modi diversi. Ne parla l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport. Garcia nella sua carriera ha dimostrato di non essere rigido nel modo di far giocare le proprie squadre, ma di saperlo adattare alle qualità dei propri calciatori. Ecco perché, pur partendo dal 4-3-3, non saranno precluse varianti. Una prima delle altre: il 4-2-3-1. Un sistema che a volte ha usato anche Spalletti ed è utile anche per valorizzare le qualità di Giacomo Raspadori, brillante anche con la nazionale ieri nella vittoria in Olanda. Però è chiaro che prima di giocare con maggiori soluzioni in avanti, bisognerà verificare che funzionino bene gli equilibri in chiave difensiva. E soprattutto – si legge sulla Gazzetta dello Sport – capire che tipo di giocatori arriveranno a centrocampo, il reparto dove numericamente dovrebbero esserci i maggiori cambiamenti.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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