Ad imageAd image

Panchina Napoli, il dilemma di De Laurentiis: meglio un profilo internazionale o un esordiente

Gianmarco Ruocco
Gianmarco Ruocco
3 Min di lettura

De Laurentiis si trova dinnanzi ad una scelta: affidarsi ad un allenatore dal respiro internazionale oppure optare per un profilo con poca esperienza. In passato la decisione non è stata quasi mai scontata

La questione panchina è il tema centrale delle ultime settimane in casa Napoli. Tra cavalli di ritorno, profili internazionali, esordienti e talenti alla ricerca del grande salto, nessuno è stato escluso dal toto allenatore azzurro. La famosa lista di 40 nomi, come annunciato da De Laurentiis, col tempo più che un semplice artifizio per sviare la stampa sembra essere realtà.

In tutta questa incertezza le previsioni sono rese ancora più difficili dal protagonista della scelta, Adl stesso. Il patron azzurro ha dimostrato di non avere una preferenza per la panchina ma di premiare semplicemente il mister con cui nasca un vero feeling. Da quando alla guida del Napoli, il presidente, ha deciso in alcuni casi di affidarsi ad allenatori dal curriculum importante e dal respiro internazionale, vedi Benitez. In altre situazioni invece non si è fatto nessun problema nello scegliere tecnici dalla scarsa, se non nulla, esperienza europea, ad esempio Sarri.

© Il Mio Napoli – Foto Marco Bergamasco

Una lotta tra esperienza e colpo di genio in cui potrebbe racchiudersi la chiave del ritardo nella nomina del ct. E’ infatti ipotizzabile che De Laurentiis sia combattuto e non abbia ancora deciso se assegnare la panchina ad un profilo già conosciuto oppure tentare l’azzardo. I nomi circolati fino a questo momento non fanno altro che conferire forza questa tesi. Profili tra loro altamente eterogenei. Si è passato infatti da professionisti con numerosi trofei sulle spalle, Galtier, ad altri il cui miglior risultato è stato una salvezza raggiunta con tranquillità, Thiago Motta.

© IlMionapoli.it

La storia recente del Napoli insegna, però, che in entrambe le scelte si racchiudono delle insidie. Se quindi il perfetto signor nessuno Maurizio Sarri è riuscito a disegnare il miglior calcio della storia recente partenopea e sfiorare uno Scudetto storico, un re della panchina come Carlo Ancelotti ha invece fallito miseramente, vivendo una delle peggiori esperienze in carriera. Per tale motivo una scelta oculata è auspicabile e qualunque nome venga fuori da questa analisi avrà il beneficio del dubbio. Solo il campo, giudice supremo, avrà il compito di esprimere il responso della decisione.

Condividi questo articolo