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Dott. Canonico: “Osimhen non indossa la maschera per scaramanzia, c’è un motivo…”

Gianmarco Ruocco
Gianmarco Ruocco
3 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Il dottor Raffaele Canonico, responsabile dello staff sanitario del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli.

Lo specialista ha innanzitutto parlato del suo lavoro nel club: “Il lavoro che facciamo è di squadra, ringrazio tutti dal nutrizionista e i fisioterapisti. Lo staff è composto da tutte persone autoptone, della zona, nessuno viene da fuori ed è motivo di vanto e orgoglio.

Difficile rendere omogeneo un gruppo internazionale? Un lavoro che parte dal primo giorno di test, dall’atto di acquisto del cartellino del giocatore con lo scambio di conoscenze e abitudini. Il primo ostacolo è la lingua ma l’inglese ci aiuta nell’avere subito un approccio diretto. La bravura sta nel non imporre le proprie conoscenze a bitudini, ma adattarci noi per poi spostarli piano piano sui nostri metodi”.

Una stagione particolare, quella che sta per concludersi. Si tratta infatti della prima interrotta per permettere lo svolgimento del mondiale: “Per noi è stato un momento non difficile da gestire in quanto è stato una sorta di reset. Ci siamo ritrovati a Castel Volturno e poi siamo andati in Turchia e abbiamo trovato una qualità importante di strutture e campi oltre che meteo che ci ha aiutato. Questo ci ha aiutati anche a recuperare Rrahmani, che aveva avuto un problema con la Cremonese. Dover tenere fuori Osimhen in Champions con il Milan è stato il momento più difficile”.

Il commento, più in generale sul rapporto tra il club e le compagini nazionali: “I rientri dalle nazionali sono un incubo, dovremmo riposarci ma non lo facciamo. Raspadori, Osimhen e Simeone sono tornati dalle nazionali con problemi e questo ha condizionato la gara di andata. Questo discorso è sempre delicato”.

© Il Mio Napoli – Foto Marco Bergamasco

La mascherina di Osimhen, ormai cult per la tifoseria non è indossata dal nigeriano per semplice scaramanzia, ma c’è un motivo ben preciso: “Con il chirurgo Tartaro concordammo che avrebbe potuto giocare da giugno scorso senza maschera. Non è un discorso di scaramanzia ma è una questione di tranquillità per lui. In un paio di occasioni ha preso un paio di gomitato e la maschera ha fatto il suo lavoro”.

In ultimo il dottore si è espresso sulla durata delle vacanze estive in vista dei ritiri pre campionato: ” Abbiamo 15-16 nazionali, non avranno tutti 1 mese di stacco. Nella prima settimana staccano completamente, poi avranno dei programmi da svolgere nel corso del periodo di inattività. Seguiranno anche programmi di prevenzione e schemi alimentari”.

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