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Spalletti: “Contro l’Inter partita molto stimolante. Sul mio futuro è già tutto definito”

Gianmarco Ruocco
Gianmarco Ruocco
4 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Luciano Spalletti ha parlato ai microfoni di Dazn al termine della vittoria contro l’Inter al Maradona. Queste le parole del mister: “La qualità del gioco ci ha contraddistinto. Stasera era stimolante. Giocavamo contro la finalista, meritatamente, della Champions. Volevamo dimostrare che l’impresa del campionato non era figlio di un periodo ma della qualità evidenziata per tutto il campionato. L’Inter era l’unica squadra che non avevamo battuto. Era importante per il miglior attacco e la miglior difesa e per tutte quelle cose che rafforzano il campionato che abbiamo fatto”.

Sul futuro della squadra il mister si è così espresso: ” La squadra non ha bisogno di niente e nessuno. E’ stata costruita bene dal presidente e Giuntoli con inserimenti mirati con ragazzi giovani diventato un corpo unico. Ci sono cuore, qualità, disponibilità al sacrificio, c’è quella autostima che poi fa sempre la differenza di credere di poter metterei il muso davanti a tutto. Diventa tutto facile così. Non sto aspettando niente, è tutto definito. Ad essere nella mia posizione ora è facile, la gente ti riempie d’amore da tutte le parti. Questo è bellissimo, ambivo a questo e lo sto vivendo: è la cosa più bella che mi potesse accadere”.

Osimhen nervoso nel momento del cambio. Il giudizio di Spalletti: “Lui deve fare il centravanti che ha sempre fatto. Per cui da tutti abbiamo queste esigenze li, si può arrabbiare ma non è sempre colpa dell’allenatore se si cambia. Gli attaccanti vivono per il gol. Se uno è al di sotto delle sue possibilità come in questa settimana dove ha avuto l’influenza poi sabato mattina è andato a Roma a prendersi la patente. Ognuno va a parare dove gli parare”.

L’allenatore della sua idea di calcio e dell’autore del terzo gol Gaetano: “E’ un calciatore fortissimo, vedrete che carriera che farà. La vostra convinzione è che senza un calciatore non si possa giocare. Il possesso palla conta, se poi li sbatti a destra e sinistra sprecando energie facendoti poi fallo. C’è chi commenta di più dicendo che il calcio è facile, lo sanno tutti però è anche difficile. E se qualche volta tu riesci a trovare la soluzione con un calcio più difficile si vede la differenza nel condurre il calcio e non fare calcio d’attesa. Fare calcio d’attesa è molto più facile, c’è da stare fermi. Quando hai 50 metri alle spalle c’è da vedere quando scappare oppure no. Rrahmani e Kim hanno nella testa non hanno bisogno di nessuno perchè vanno a giocare a metà campo”.

In ultimo un commento sul suo futuro: “Non sto aspettando niente, è tutto definito. C’è solo a dirlo, ho convenuto con De Laurentiis su quando dire. Non c’è stata alcuna trattativa. Da quella cena fatta, siamo usciti con tutto apposto”.

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