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Caressa: “La vittoria del Napoli è una grande notizia per il calcio italiano”

Gianmarco Ruocco
Gianmarco Ruocco
3 Min di lettura
© Il Mio Napoli - Foto Marco Bergamasco

Fabio Caressa, giornalista e telecronista Sky, ha dedicato uno speciale sul proprio canale YouTube sulla vittoria dello Scudetto da parte del Napoli. I passaggi più importanti: “E’ una grande notizia per il calcio italiano che il Napoli abbia vinto lo Scudetto, per diversi motivi. Il primo motivo è che è la quarta squadra diversa a vincere il campionato: Juventus, Inter, Milan e Napoli. E quand’è così il campionato diventa automaticamente più interessante, è una cosa apprezzata all’estero e farà crescere il valore del nostro campionato all’estero. La seconda buona notizia è che vince una squadra che ha da anni i conti a posto. E anche questa è un po’ una novità. Quindi frutto di una grande programmazione, che arriva da lontano.

Sui fattori che hanno portato alla vittoria degli azzurri ha dichiarato: “Ci sono tanti motivi per cui il Napoli ha vinto lo Scudetto. Alcuni tecnico-tattici, altri quasi filosofici, di concetto. La prima cosa è che il Napoli ha fatto delle scelte coraggiose a inizio stagione, anche pesantemente criticate; il presidente ha passato settimane non facilissimi per le scelte prese. La società ha deciso di diminuire il monte-ingaggi e lasciare andare dei calciatori sì importantissimi, ma che portavano dentro di sé il segno delle stagioni passate, dei campionati persi all’ultimo momento. Sono arrivati calciatori nuovi, liberi di testa, e questa è stata una visione importante”.

Il commento sulla gestione De Laurentiis, considerata da molti il vero segreto del successo di ques’anno: “La visione è partita quando il Napoli era in Serie C, sfidando realtà che avevano speso di più, che si erano indebitate, ma alla fine è arrivato a vincere lo Scudetto dominando il campionato. Quindi i primi complimenti sono per la società, che non ha mai deragliato dai suoi principi e dalla sua visione industriale del mondo calcio. Una visione industriale e un po’ più moderna. Il Napoli ha capito prima degli altri che bisogna un po’ ridimensionare un mondo che altrimenti non sta in piedi. In Italia l’ha fatto anche la Lazio”.

“Poi si è dotato di una squadra manageriale sensazionale” – Continua il giornalista – Bisogna fare il nome di Giuntoli, il capo-squadra di un team fortissimo. Cito Maurizio Micheli, uno dei collaboratori di Giuntoli, capo della parte scout. Io l’ho conosciuto 25 anni fa in Burkina Faso, lui prendeva appunti, questa sua conoscenza di campionato anche sconosciuti ha portato giocatori come Kvaratskhelia”.

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