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Canonico: “Quando andiamo ad acquistare un giocatore studiano tutta la sua storia medica”

Alessandro Scognamiglio
Alessandro Scognamiglio
2 Min di lettura
© Il Mio Napoli

Canonico parla degli studi dello staff medico azzurro

Raffaele Canonico, responsabile dello staff sanitario del Napoli, ha rilasciato un intervista alla docente Paola Bassi riportata anche da Radio Kiss Kiss Napoli. Canonico ha dichiarato: “Quando andiamo ad acquistare un giocatore c’è un’ampia fotografia a 360 gradi di tutti gli aspetti, ovvero quelli biomeccanici, di valutazione funzionale, metabolici, la storia degli infortuni passati e le abitudini alimentari e di vita che hanno un ruolo importante in un atleta di alto livello. Noi ci ritroviamo a gestire situazioni di diverso genere perché poi dipende ogni atleta da quale zona del mondo arriva e soprattutto che età hanno e che trascorsi hanno da un punto di vista sportivo“.

Canonico ha poi parlato della gestione dei calciatori: “Ci può capitare un giocatore che ad esempio arriva dall’Africa che richiede un certo tipo di gestione, piuttosto che uno che è di origine africana ma ha fatto tutta la fascia giovanile in altri paesi europei e quindi già è stato un po’ svezzato da un punto di vista comportamentale. Il nostro metodo per cercare di ottenere qualcosa non è l’imposizione ma passare attraverso un messaggio che certi alimenti danno un qualcosa in più sia per quanto riguarda la prestazione che il recupero, che è forse l’aspetto che andiamo a curare di più“.

Canonico ha poi parlato della gestione degli infortuni: “Gli allenamenti di forza sono un antidoto agli infortuni? Nel momento in cui abbiamo a disposizione la settimana tipo, è prevista una ciclizzazione in cui un giorno ci si concentra sulla potenza aerobica, un altro sull’aspetto della forza. Sicuramente non si lavora sulla forza massima o su quella ipertrofica, la base su cui andiamo a lavorare è andare a limitare quelle problematiche biomeccaniche o muscolo tendinee che in ogni caso ogni atleta deve contrastare e fare i conti“.

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