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De Laurentiis: “Noi intelligenti e veloci sul mercato. Siamo primi ma non per fortuna”

Mauro Cucco
Mauro Cucco
3 Min di lettura
© SSC Napoli

Il Napoli di Aurelio De Laurentiis è primo in campionato ed è primo, a punteggio pieno, in Champions dopo aver battuto, nell’ordine, Liverpool, Rangers e Ajax. Risultati che non sono passati inosservati nel Regno Unito. Il presidente del club azzurro al Telegraph ha spiegato il lavoro fatto in estate per mettere a disposizione di Luciano Spalletti la squadra migliore possibile. “Durante l’estate ho parlato con i miei collaboratori di grandi decisioni da prendere e di come cambiare la squadra, acquistare giocatori nuovi. Abbiamo preso calciatori che seguivamo da anni, siamo stati fortunati ma nelle trattative siamo stati anche più intelligenti e veloci rispetto alla concorrenza – ha spiegato il patron del club campano -. Fummo già bravi nell’individuare calciatori che sono già qui oltre all’allenatore”.

De Laurentiis ha espresso la sua contrarietà per le tournée all’estero: “Se devo giocare contro squadre importanti, voglio giocare dove facciamo il ritiro, in Italia in montagna a 1.200 m. Quando alleni molto bene le persone, i risultati arrivano”.

Decisivo anche l’aspetto psicologico: “Curiamo anche l’aspetto psicologico delle persone, non solo quello fisico. Quando devi allestire una squadra, devi dosare psicologia e aspetto fisico e devi creare il gruppo perché da solo non vince nessuno”.

“Il calcio è come il cinema, il mio primo lavoro è l’intrattenimento da 55 anni – ha illustrato la sua filosofia De Laurentiis -. Ho sempre pensato di divertire, quando ho iniziato a interessarmi di calcio. Quando facciamo un film è necessario avere idee e una sceneggiatura, due anni di lavoro per accontentare il pubblico. Anche nel calcio hai un obbligo nei confronti dello spettatore“.

Sul primato in classifica: “Siamo primi in in Serie A e in serie B perché lavoriamo al calcio come se stessimo lavorando ai film o alle fiction. L’unica differenza è che quando scrivi una sceneggiatura, la fine la conosci, sai esattamente come accontentare lo spettatore. Nel calcio, invece, hai molti problemi, non sai mai cosa succederà quando la tua squadra gioca contro le migliori come Ajax o Liverpool o Bayern Monaco o chiunque stia giocando a un certo livello, non sai mai cosa può succedere. E bisogna rispettare le decisioni dell’arbitro. Ma non credo nella fortuna: ho prodotto e finanziato 400 film e non ho mai avuto un flop. Non è fortuna, devi vendere un prodotto che piaccia agli spettatori. Nel cinema come nel calcio”.

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