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Lazio-Napoli 1-2: Kim-Kvara, il K2 che travolge Sarri in rimonta

Mauro Cucco
Mauro Cucco
5 Min di lettura

Vantaggio laziale dopo 4′ con Zaccagni, poi si accende il talento di Kvaratskhelia. Il sud-coreano pareggia di testa, il georgiano (che ha colpito anche un palo, come Osimhen) segna il gol decisivo. Determinante Politano, subentrato a Lozano (KO)

Lazio-Napoli 1-2. Il Napoli sale sul K2. Kim-Kvara: il fattore K decisivo per superare in rimonta l’ex Sarri. Dopo due pareggi consecutivi con Fiorentina e Lecce, gli azzurri ritrovano la vittoria. E, soprattutto, tornano a sbancare nuovamente l’Olimpico biancoceleste con lo stesso punteggio dell’anno scorso. E se nella scorsa stagione ci è voluto un sinistro di Fabiàn a tempo scaduto per vincere la partita, stavolta si è resa necessaria una rimonta. Al gol-lampo di Zaccagni, dopo soli 4′, hanno risposto il colpo di testa di Kim a fine primo tempo e la botta di Kvaratskhelia dopo un quarto d’ora della ripresa. Una vittoria ottenuta con sacrificio, pazienza e gran tenuta fisica e mentale. Determinante l’ingresso in campo di Politano a fine primo tempo (al posto dell’infortunato Lozano, per il quale si teme la frattura dello zigomo). Ed il fattore K. K2.

Spalletti ripropone il 4-3-3 e, soprattutto, la formazione delle prime due giornate di campionato. Sarri conferma Luis Alberto titolare e recupera Felipe davanti. Dai piedi del brasiliano nasce il gol-lampo della Lazio che segna al primo tiro in porta. L’unico del primo tempo: assist di Anderson, Zaccagni si gira, spalle alla porta, e manda il pallone all’angolino. Pallone imparabile per Meret. Trovato subito il vantaggio, la squadra di Sarri lascia il pallino del gioco in mano agli azzurri. La formazione di Spalletti domina nel possesso palla, ma per mezz’ora non riesce a trovare varchi giusti. Merito dei laziali che sanno coprire il campo, demerito dei partenopei (in campo con la terza maglia, di colore nero) che non riescono ad arrivare nella sedici metri avversaria.

Il tabellino di Lazio-Napoli

Dopo mezz’ora, si accende Kvaratskhelia. Al 34′ il georgiano sradica il pallone dai piedi di Milinkovic, si porta il pallone sul destro ma il tiro è poco angolato e Provedel para a terra. Due minuti dopo grande giocata: “ruleta” alla Zidane e tiro potente che centra il palo. Kvara dà la scossa ai suoi, che costruiscono un’altra bella azione con una combinazione Zielinski-Lobotka e tiro dello slovacco rimpallato in angolo. Sul corner susseguente nasce il gol del pareggio con Kim che di testa manda il pallone in rete, anche se ci è voluta la Goal Line Technology per convalidare il pari. Sul finire del primo tempo capocciata Lozano-Marusic in cui ha la peggio il messicano, con la guancia gonfia. Entra subito Politano al suo posto.

Avvio di secondo tempo super per il Napoli, che colleziona quattro nitide palle nell’arco dei primi 6 minuti. Entra benissimo in partita Politano, che va via sulla destra, s’accentra, serve un assist d’oro per Kvara ma Provedel esce in tempo. Un minuto dopo gran colpo di testa di Zielinski ed altra parata di Provedel. Anche Osimhen salta più in alto di tutti, ma il suo pallone deviato di testa si stampa sul palo, il secondo della serata per gli azzurri. Al 51′, infine, Kvara colpisce di prima intenzione su un cross potente di Zielinski sfiorando la traversa. Di fronte ad un Napoli arrembante, Sarri decide di operare un doppio cambio: dentro Vecino e Pedro al posto di Luis Alberto e Zaccagni. Ma dopo una gran percussione di Osimhen, con diagonale deviato in angolo da Provedel, il Napoli trova il gol che ribalta la partita: assist dal fondo di Anguissa e botta di Kvaratskhelia che trova il quarto gol in queste prime cinque giornate di campionato. Il gol che fa esplodere il settore ospiti dell’Olimpico. La partita è vibrante. Mario Rui rischia di commettere fallo da rigore allargando il braccio su Lazzari in corsa: per l’arbitro Sozza non è fallo. Spalletti inserisce Elmas e Raspadori ma è Osimhen a creare ancora i maggiori pericoli alla difesa laziale. Lazio che, oltre ad un colpo di testa di Felipe Anderson (parato da Meret) e ad una conclusione di Pedro, non riesce a creare altro. Sarri incassa così la quinta sconfitta da ex contro il Napoli nelle ultime sei sfide.

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