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Spalletti: “Sarà più dura andare in Champions. KK ha detto no alla Juve? Può darsi. Abbiamo pronta la fascia da capitano”

admin
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Luciano Spalletti torna a parlare. Prima conferenza stampa della nuova stagione per il Napoli. Dal Teatro Comunale di Dimaro-Folgarida, le parole dell’allenatore azzurro al termine del primo giorno di lavoro in ritiro. A cominciare dai due nuovi arrivati: “Kvaratskhelia e Olivera sono stimolatissimi, sono arrivati nel giorno corretto per fare le visite ed hanno fatto già vedere le loro qualità. Olivera lo abbiamo un pò frenato per non metterlo a rischio a causa dell’infortunio da cui è reduce. Kvara è risultato da un punto di vista fisico che ha bisogno di un pò di allenamento ma sappiamo qual’è la sua qualità ed il suo valore. Siamo abbastanza tranquilli perché sono due calciatori giovani che hanno le qualità per stare in un contesto come quello della nostra squadra”.

Si parla tanto di Koulibaly, Mertens, Fabiàn… “Se saranno sereni e motivati, il Napoli può andare a disputare partite molto importanti offrendo un grande campionato. So che la società sta facendo proposte contrattuali importanti e quindi la nostra volontà è quella che siano a disposizione. Poi ci sarà da vedere, viste le difficoltà che sta vivendo il calcio. Non ce la faccio ad essere spietato così come fanno molti dei miei colleghi quando parlano delle proprie società. Si tratterà di bilanciare le cifre di questi contratti, ma di questo è giusto che ne parli Giuntoli”.

E’ possibile alzare l’asticella dopo la stagione fatta l’anno scorso? “L’asticella ce la alziamo da soli, non c’è bisogno che qualcuno ce lo dica. Ci alleniamo sia per il fisico ma anche per la mente. Si riparte da zero, ci sono squadra molto forti che si stanno rafforzando. Parlavamo di sette squadre l’anno scorso, ora ce ne sono otto. Non sarà facile piazzarsi per la Champions, perché c’è più concorrenza. I nostri obiettivi rimangono ugualmente quelli di una squadra che vuole andare a confrontarsi contro quelle più forti. Ripartiamo tutti da zero e dobbiamo riprendere il passo e ricrearci le condizioni che ci siamo creati in passato”.

Meret è il portiere giusto per il Napoli? “Su Meret per me pesa un errore commesso come da tanti altri portieri in quel periodo. E’ un portiere giovane ed affidabilissimo, nel giro della Nazionale da molto tempo. E chi lo ha detto che non è buono con i piedi? Io non l’ho mai detto. Sta facendo degli allenamenti specifici per migliorare delle cose in cui è carente ma sta facendo bene. E’ chiaro che per fare bene, in una stagione complicata come la nostra, abbiamo bisogno di due portieri di livello. Non esiste più una squadra di primo livello che decide chi è il primo e chi è il secondo. Per cui Meret dovrà andare a confrontarsi con il collega che ogni tanto potrebbe prendergli il posto”.

Questo Napoli è già pronto per la Champions? “La Champions è come l’onda perfetta per un surfista, nel senso che è l’occasione per misurarsi con quelli più forti ed anche con te stesso. E quando arrivi a questi livelli devi andare a far vedere qual’è la tua condizione mentale e tecnica. Il livello di stress e di pressione aumenta, ma noi l’anno scorso abbiamo lavorato molto per andare a risentire quella melodia lì. E poi ci sono dei video di come abbiano sentito l’urlo da Posillipo e dalle zone limitrofe quando ha giocato il Napoli. Per me soltanto l’idea di pensare di giocarla, e siccome l’ho giocata diverse volte, soltanto il pensiero mi fa alzare col sorriso tutte le mattine”.

C’è ancora il rammarico per lo Scudetto mancato? “Si ritorna sempre lì a dire che è un’occasione persa, dimenticando da dove siamo partiti e cosa è accaduto nelle precedenti due stagioni. La squadra ha fatto un lavoro eccezionale l’anno scorso, perché è entrata in zona Champions fin da subito, meritando sempre di stare tra le prime quattro. Non andiamo a creare una cappa per parlare della mancata vittoria del campionato. Quando sono arrivato l’anno scorso si parlava solo di Napoli-Verona e della mancata Champions, ora si parla solo dello Scudetto mancato quando abbiamo riconquistato la Champions. Penso che bisogna essere più obiettivi, anche perché ci sono altre squadre attrezzate per vincere. C’è un pò di amarezza, ma ringrazio tutti, anche quelli che sono andati via, come Insigne, per il gran lavoro che hanno fatto l’anno scorso”.

Cosa si aspetta quest’anno da Osimhen? “Mi aspetto la solita grande disponibilità, che si alleni con continuità e siccome le qualità che ha sono immense penso che sia pronto per migliorarsi rispetto all’anno precedente. Lui ha questo strappo importante, questa grande corsa, deve ancora imparare qualcosa dal punto di vista dei tempi di movimento e cercheremo di sfruttarlo di più sui colpi di testa”.

Spalletti è rimasto deluso dalla mancata conferma di Ospina? “Nessuna delusione, i calciatori ci hanno dimostrato che se sono a scadenza di contratto vogliono e possono fare delle loro scelte. Lui ha scelto così ed io posso solo ringraziarlo per quanto fatto l’anno scorso”.

E’ vero che Koulibaly ha detto no alla Juve? “Gli abbiamo già preparato la fascia di capitano extra-large, perché ha il braccio più largo di Insigne. Gliela abbiamo già confezionata. Il no alla Juve? Io parlo spesso con i miei giocatori, per cui dico che può essere successo”.

Politano che ha deciso di fare? “Politano è una situazione che ha creato lui, perché noi non abbiamo fatto niente”.

Quale futuro per Gaetano? “Ci ho parlato, gli ho chiesto in che ruolo ha giocato e dove gli piacerebbe giocare. Lui mi ha detto che ha fatto la mezzala, il centrocampista centrale, il trequartista, sulla fascia. Gli ho detto va bene così. E’ cresciuto tanto, ha fatto bei campionati. Poi vediamo come evolverà il mercato, ma il ragazzo cresce nella maniera corretta”.

E su Ambrosino? “E’ uno che regge botta dal punto di vista fisico e sa dove si trova la porta in qualsiasi momento in cui si va a smarcare. Sa benissimo dove sono i riferimenti importanti per fare gol”.

De Laurentiis ha detto che faremo di tutto per portare lo Scudetto. Pensa che si stia andando verso quella direzione? “So che la società sta dialogando con diversi calciatori per averli ancora a disposizione e continuare insieme a noi”.

La prima giornata Verona-Napoli? “Cambia poco l’avversario per il livello di calcio che vogliamo fare. Se mettiamo dei dubbi sulla trasferta che dobbiamo fare, vuol dire partire col piede sbagliato. Indipendentemente dall’avversario, dobbiamo prepararci bene per andare a giocare le nostre partite”.

Se Mertens non accetta il rinnovo, Petagna scala nelle gerarchie o si muove qualcosa? “Petagna è un calciatore importante dal punto di vista del contesto di squadra. L’anno scorso, non avendo giocato moltissimo, ha sempre avuto la risposta giusta quando si è presentato agli allenamenti. Ha grandi caratteristiche di velocità nell’attuare la profondità. Io sono contento dell’apporto che ha dato”.

Spalletti può sentirsi soddisfatto di come sta operando il Napoli? E poi di cosa ha bisogno Zielinski? “Io sono soddisfatto perché la società sta lavorando per completare la rosa in quelle posizioni in cui abbiamo un pò sofferto l’anno scorso. Poi è chiaro che essendo un mercato che si allunga con le tempistiche bisogna essere sempre pronti in base a quello che succede. Zielinski è un calciatore forte che deve ritrovare quella confidenza con le sue qualità. Se ha bisogno di spazi più ampi, per raccattare il meglio delle proprie qualità, potrei anche ritirarlo più indietro. Lui come tutti gli altri ha dato il suo contributo ma ha potenzialità certamente superiori a quelle che ha fatto notare”.

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