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Koulibaly e il Napoli, tre possibili scenari. E il Barça resta in agguato

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Tra i blaugrana c’è Pjanic in uscita, ma con uno stipendio lontano dagli standard di ADL

Kalidou Koulibaly tra il Napoli ed il Barcellona. Nell’agenda di Fali Ramadani, il suo agente, e di Aurelio De Laurentiis, il presidente, non esiste una deadline ma la consapevolezza di doversi incontrare, per sapere cosa riserverà il futuro. La vicenda è limpida e il contratto di Koulibaly si dissolverà, se non interverranno fatti nuovi, il 30 giugno del 2023: tredici mesi sembrano tanti e, invece, sono pochi – è nel gioco delle parti – e una decisione arriverà assai prima di quanto si possa sospettare. Il labirinto, in realtà, ha tre vie d’uscita, secondo il Corriere dello Sport: una porta al rinnovo, uno alla scadenza e l’ultima, quella alla quale il Napoli vorrebbe sottrarsi disperatamente, condurrebbe ad una cessione. Il Barça è virtualmente sull’uscio di Castel Volturno, «origlia» per quel che può o pazientemente se ne sta a graffiare sul calendario: Sport, in Spagna, ribadisce concetti già noti, però anche chi è «mes que un club» è costretto a tergiversare. Le ipotesi restano sul tavolo e da Barcellona ne spunta una, che però stride con la «filosofia» del Napoli e dunque appare complessa sino a trasformarsi in irrealizzabile, almeno su certe cifre: Koulibaly è uno dei pilastri su cui Xavi vorrebbe rilanciare la sua squadra e per addolcire la spesa, che altrimenti richiederebbe un investimento prossimo ai 40 milioni di euro, al Barça avanza Miralem Pjanic (32), bosniaco dai piedi buoni ma dallo stipendio faraonico, sei milioni di euro, assai lontano dall’idea del Napoli di riduzione del monte-ingaggi di Adl

Fonte: Corriere dello Sport

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