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UEFA, finale di Champions non più a San Pietroburgo e niente gare in Russia e Ucraina

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Gli ultimi avvenimenti riguardanti il conflitto russo-ucraino hanno portato l’UEFA a spostare la sede della prossima finale di Champions League, inizialmente in programma a San Pietroburgo il prossimo 28 maggio. Non si giocherà più in Russia, bensì in Francia e precisamente allo Stade de France, situato nel sobborgo di Saint-Denis a Parigi. La sede iniziale a San Pietroburgo era stata scelta per disputare la gara più importante dell’anno a livello europeo in uno degli stadi costruiti per i Mondiali del 2018 e finanziato dal colosso energetico Gazprom, uno dei principali sponsor della competizione. Gli ultimi sviluppi, però, hanno convinto l’UEFA a optare per questo spostamento in Francia, paese che ospiterà la finale di Champions League per la prima volta dal 2006.

Lo spostamento della finale di Champions League non è l’unico provvedimento preso: “Nella riunione odierna, il Comitato Esecutivo UEFA ha anche deciso che i club e le nazionali russe e ucraine che gareggiano nelle competizioni UEFA dovranno giocare le partite casalinghe in sedi neutrali fino a nuovo avviso. Il Comitato Esecutivo UEFA ha inoltre deciso di rimanere in attesa di convocare ulteriori riunioni straordinarie, su base regolare ove necessario, per rivalutare la situazione legale e adottare ulteriori decisioni se necessario”, conclude il comunicato.

Fonte: Sky Sport

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