Ad imageAd image

De Laurentiis: “Maradona un mito intoccabile. Un peccato non averlo con noi”

admin
admin
2 Min di lettura

Aurelio De Laurentiis ha ricordato Diego Armando Maradona. Lo ha fatto recandosi prima ai Quartieri Spagnoli, davanti al suo altarino ed al murales, poi a Fuorigrotta dinnanzi alla sua statua. Dopo aver deposto il grande numero 10 formato da rose bianche e azzurre il presidente De Laurentiis ha affermato guardando la bella fotografia che arreda uno degli ‘altarini’: “Ha la faccia di un attore e mi piacciono le ali dorate accanto al suo volto come quelle di un mito, un intoccabile mito come quelli dell’Olimpo. Lui è unico, non c’è attore che lo possa imitare o identificare. Lui è il Pibe de Oro, e sempre lo rimarrà. È proprio un peccato non averlo con noi”.

A Maradona avrebbe rinnovato il contratto? gli è stato chiesto: “Non voglio togliere nulla a chi mi ha preceduto che ha il grande merito di averlo scelto e portato a Napoli”. E ha aggiunto: “A volte noi veniamo giudicati troppo severi nella gestione dei calciatori del Napoli attuale ma io credo che si debba fare così, in questo modo”. “Questa giornata è caratterizzata – ha concluso – dall’adorazione verso questo giocatore. Vedete, per esempio, i 300 tifosi argentini che ci hanno raggiunto solo per celebrarlo. Maradona ​riesce a sprigionare ancora tanta energia, vedete quanti lo adorano. Sono venuti in 300 dall’Argentina da parte del Boca. Uno non prende un aereo e fa 14 ore in grandi difficoltà tra Covid e la situazione economica. Va fatto un plauso per queste persone che sono qui per adorare il loro idolo. Il popolo argentino è identificabile per generosità come il popolo napoletano”.

Domenica per Napoli-Lazio sono previste altre celebrazioni per Diego: “Per domenica abbiamo invitato Infantino, Gravina, De Siervo e tanti altri. Hanno dato conferma tranne Infantino. Stiamo aspettando per far si che domenica ci siano tutti. Avremo altre statue che metteremo in varie parti dello stadio, anche fuori dallo spogliatoio così che i giocatori possano toccare il piede e la mano d’oro”.

Condividi questo articolo