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Spalletti: “Tre o quattro calciatori li cambio. Occhio ai russi: sanno che se perdono sono fuori”

admin
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Luciano Spalletti parla in conferenza stampa, da Castel Volturno, alla vigilia della seconda giornata della fase a gironi di Europa League. Il suo Napoli ospita lo Spartak Mosca: “Dobbiamo dare continuità a questo migliorare partita dopo partita. Se si va a prendere in esame l’ultima disputata, per aggiungerci qualcosa, penso che la novità delle cinque sostituzioni abbiano allungato la vita alla partita di calcio e, di conseguenza, per essere al sicuro bisogna fare tre gol. Mentre prima, con due gol, diventava un risultato difficile da ribaltare, ora con le cinque sostituzioni non sei mai al sicuro”.

Si segna molto di più in Italia: “Si segnano tanti gol perché è un lavoro costante degli allenatori giovani, che si avvicinano ad un calcio più europeo, provando a costruire dal basso, aggredendo alto e mantenendo la linea alta. Sono tutte metodologie che ti aiutano a segnare più gol

Lozano come sta, come l’ha trovato? “Lozano è una persona di una squisitezza unica ma come lui e le sue caratteristiche ce ne sono tanti. Però lui qui sta benissimo, ha dovuto ritardare la condizione fisica a causa dell’incidente avuto in Nazionale ma ora lo vedo bello sorridente. Napoli mi sembra l’ambiente adatto per giocatori come lui e come Osimhen”.

Come stanno coloro che sono rientrati o stanno rientrando dagli infortuni? “Sono stati fatti degli allenamenti personalizzati. Sinatti è un preparatore attento ai dettagli, perché sa inserirsi nei momenti di ritaglio per le cose tattiche che si fanno in campo. E c’è grande disponibilità dei calciatori stessi. Tutti pronti per domani. Dispiace aver lasciato fuori Ghoulam dalla lista, ma lui era quello che era infortunato in quel momento. Però nei pensieri di poter anche non prendere il terzino sinistro c’era questa predisposizione per un campione ed un uomo squadra come Faouzi”.

Quanto è importante il ritorno del pubblico allo stadio? “Con questo contatto diretto per noi è più facile andare ad abbracciare determinate sensazioni. Allo stadio, fin dall’inizio, ho sentito veramente il rumore del cuore dei napoletani che vogliono bene a questi colori”.

Insigne ha detto che si sta divertendo, e Spalletti? “Io mi diverto se quando finisce la partita abbiamo vinto. Sì, sono un pò contadino ma per noi contadini sognare non è mai prudente. Si va a pensare a quello che sarà il raccolto di domani. Perché se la stagione non cambia, è difficile pensare ad un buon raccolto. Si pensa a quello che abbiamo davanti domani. Non sappiamo cosa succederà nei prossimi giorni”.

Pensa a qualche cambio in più in formazione? “Quei 3-4 calciatori che si potranno risparmiare per averli freschi nella partita successiva ci saranno. Tre, quattro, ma anche quattro e mezzo. Vedremo…”.

Come si fa a fare in modo che l’autostima accresciuta non diventi eccesso di confidenza: “La confidenza bisogna averla, perché bisogna dirsi le cose in maniera libera. Non vedo presunzione. Vedo un gruppo in cui tutti si mettono a disposizione, si fa tutti quello che c’è da fare. Ad esempio, nel parametro dei gol non presi c’è sì la bravura della difesa ma anche il rientro di Insigne e degli altri per andare a fare blocco squadra basso”.

Quali insidie contro lo Spartak? “Lo Spartak ha perso la prima partita in casa dal Legia, sbagliando diversi gol e perdendo in maniera sfortunata. Una palla lunga battezzata fuori e gli altri ne approfittano facendo gol. Per loro questa diventa la partita per rimanere dentro: se perdono questa sono fuori da questa competizione ed in Russia ci tengono molto nel confronto europeo. Giocare contro le italiane, poi, è uno stimolo in più. Loro sono abituati, anche per difficoltà sociali, a lottare in maniera forte. Hanno allenatori stranieri che introducono tattica, ma generalmente la mettono sempre su un piano fisico, della lotta, e lì non c’è niente da apportare”.

Qual’è il segreto dei pochi gol presi? “E’ sempre l’atteggiamento di squadra. Si passa sempre da quello. Anche se i difensori debbono pensare di vedersela da soli contro undici calciatori, è necessario che ci sia l’atteggiamento giusto da parte di tutta la squadra che deve dare una mano al reparto difensivo”.

Contro il Leicester la consapevolezza maggiore? “A Leicester la squadra ha raccolto un risultato importante, non si è fatta deprimere da quello che era successo, ha reagito bene. Potevamo avere un pò più di fortuna ma abbiamo avuto carattere e lì c’è stata una discreta mentalità”.

Fabio Cannavaro ha invitato Spalletti a cena: “Ci siamo visti ultimamente. Siamo molto amici, ci conosciamo bene e ci siamo sentiti molte volte al telefono. Lo ho sempre stimato da calciatore, avendolo visto da vicino. E’ un ragazzo splendido che sa quello che dice e come comportarsi. Però non mi ha invitato, che si affretti…”.

Spalletti rivela di giocare spesso a padel: “Io sono scarso a qualsiasi gioco, anche se gioco un pò a tutto. Non sono così di qualità. Gioco senza tempo, però il padel mi garba. E’ un bel gioco. E giocando ho capito perché piace a tutti. E sapete perché? Perché è l’unico gioco in cui non devi rincorrere la pallina ma ti arriva. Si sta comodi e la comodità piace a tutti”.

Questa la conferenza stampa integrale di Insigne e Spalletti:

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