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Questo Napoli di Spalletti è forte, solido e bello: funziona tutto

admin
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E’ un Napoli forte e bello da vedere. Lo rimarca l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport. Al di là dei 12 punti in classifica, la squadra di Luciano Spalletti è un rullo compressore, appiattisce gli avversari mediante una compattezza di gruppo e una solidità tecnica e fisica. Si potrebbe obiettare che anche lo scorso anno il Napoli vinse quattro partite delle prime cinque (quella con la Juve, alla terza giornata, non si giocò per il divieto imposto dalla Asl 1 di Napoli). Ma le sensazioni non erano le stesse di adesso, c’erano molti dubbi sulla tenuta della squadra che a giugno aveva vinto la Coppa Italia. Il Napoli attuale, invece, riscuote già molti consensi, nonostante la stagione sia partita soltanto da un mese. L’impressione destata, finora, è quella di una squadra solida, difficile da battere, che ha la capacità di saper ribaltare il risultato con la determinazione dell’intero collettivo.

Luciano Spalletti sta lavorando a un collettivo che mette insieme la qualità e la fisicità, due elementi che contribuiscono a tenerlo lassù, in vetta alla classifica. Pare che tutto funzioni.

Certo le sbavature non mancano, ma non si può pretendere la perfezione. Intanto, però, il Napoli gioca a memoria, applica gli schemi, sia in movimento sia su palla inattiva, con una leggerezza unica. Due delle quattro reti rifilate all’Udinese ne sono l’esempio. I gol di Rrahmani e Koulibaly sono nati da schemi su palla inattiva, che hanno liberato al tiro i due difensori. Ma è nell’insieme che la squadra sa sorprendere, per la duttilità dei suoi schemi tattici e per la capacità che ha di mandare in rete chiunque. Le dieci reti realizzate in queste prime quattro giornate sono state realizzate da ben nove giocatori diversi. E in questa classifica dei marcatori interna, in testa c’è Kalidou Koulibaly con due reti (Juventus e Udinese), mentre ogni reparto è rappresentato almeno da due giocatori. C’è già chi sta rispolverando la Ma.Gi.Ca., Maradona-Giordano- Careca, oppure il trio Carnevale-Careca-Maradona per spiegare bene le potenzialità dell’attacco napoletano. Ma se non si vogliono scomodare gli eroi dei due scudetti, basta andare indietro di qualche anno per trovare altri trii di grande valore, con Lavezzi-Hamsik-Cavani o Callejon-Mertens-Insigne. Più che soffermarsi sull’attacco, è bene allargare il discorso a tutta la squadra.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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