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Arkadiusz Milik, il simbolo dell’attacco azzurro: la rinascita del campione

admin
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Arkadiusz Milik rappresenta il simbolo dell’attacco azzurro, il simbolo della rinascita di un campione. L’inizio di stagione è stato tutt’altro che semplice, sia dal punto di vista fisico che mentale; tuttavia, essendo un campione al di fuori dal comune, il centravanti polacco ha saputo gestire al meglio la pressione mediatica, riuscendo a costruire pian piano il successo che ora sta vivendo.

Confrontandoli con i numeri attuali, quelli delle due stagioni precedenti fanno pensare tanto alla rinascita sportiva di Arek Milik: sono 40 le presenze racimolate dal 2016 al 2018, conditi da 14 gol. Nulla in confronto alle 35 presenze ed ai 18 gol di quest’anno ancora in corso.

Altri numeri elevano Milik ad un posto d’onore tra i migliori attaccanti della Serie A: il polacco ha la miglior media gol\minuti e tocchi palloni\gol del campionato, in entrambi i casi davanti a Quagliarella e Piatek.

Non deve essere stato facile per Arkadiusz Milik gestire l’enorme pressione gettatagli – inconsapevolmente – sulle spalle da tutti i tifosi partenopei che, per l’intera estate, hanno invocato a gran voce l’acquisto di Edinson Cavani. Da meteora a giocatore insostituibile, Milik è ormai diventato un calciatore chiave nello scacchiere ancelottiano. Il tecnico di Reggiolo difficilmente ne farà a meno, se non per concedergli un po’ di riposo in vista delle gare di Europa League.

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