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Gravina: “Il VAR funziona, ma va migliorato. Da Ancelotti parole giuste. 18 squadre in A? Decidano loro”

admin
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Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli parlando di diversi argomenti, a partire dalle novità risalenti all’ultimo Consiglio Federale andato in scena nella giornata di ieri: “Abbiamo preso una decisione epocale, ovvero quella del rilascio delle licenze nazionali 6 mesi prima rispetto al termine ultimo per aderire ai campionati. Sono particolarmente innovativi gli indicatori inseriti per questa decisione, ovvero l’attenzione ai bilanci ed al patrimonio. C’è molta attenzione ai controlli”.

Il calciomercato a gennaio può finire il 31? “Non so, ho dato massima disponibilità alla Lega Serie A. L’Italia è l’unico Paese in Europa che chiude in anticipo il calciomercato e non credo sia in linea con le esigenze di sistema. Ho dato la mia disponibilità e tutti abbiamo condiviso l’idea che la decisione debba essere della Lega Serie A. A valle della loro decisione la FIGC adotterà la propria decisione”.

Ma il VAR funziona? “Il VAR sta funzionando come strumento tecnologico a dimostrazione del fatto che il numero di errori è stato ridotto ma la VAR non elimina gli errori perchè continuano ad esserci. Mi fa piacere che gli arbitri riconoscono determinati errori così come mi fa piacere che gli stessi siano propensi al miglioramento di questo strumento. C’è molto da lavorare ma mi rasserena l’impegno e la volontà nel voler migliorare il VAR. L’ultimo episodio, quello di Atalanta-Lazio, dimostra che il VAR funziona. Mentre è stato riconosciuto che in Roma-Genoa è stato commesso l’errore di non essere andati a rivedere l’azione al monitor. Ripeto, ammettere gli errori è segno di grande maturità. Faremo dei passi avanti ma li stiamo già facendo”.

Ancelotti ha lanciato una battaglia contro gli insulti negli stadi italiani: “Ancelotti è un valore aggiunto per il calcio italiano. Ha grandissima esperienza ed è sempre stato un grande testimone di valori nel calcio italiano. Le sue affermazioni hanno risollevato e sensibilizzato un tema molto delicato e devo dire che la Federazione ha assunto un intervento molto deciso in questa direzione. Abbiamo sottolineato, d’accordo con Nicchi e Rizzoli, la possibilità di una norma in grado di poter rafforzare normative già vigenti su questo tipo di situazioni. Non dobbiamo permettere a nessuno di offendere la dignità di noi italiani, di qualunque territorio facciamo parte”.

“Con l’Italia di Mancini – sostiene Gravina – stiamo riscoprendo entusiasmo. Il Ct sta cercando di far giocare bene la Nazionale. Euro 2028 in Italia? E’ un obiettivo e lo vedo un pò lontano nel tempo perchè l’eventuale assegnazione è prevista per il 2022. Abbiamo chiesto all’UEFA di poter anticipare questo tipo di decisione ma l’Italia nel 2028 deve fare di tutto per portare a casa l’organizzazione di questo Europeo”.

L’Italia può ritrovare un trofeo internazionale con i propri club? “Me lo auguro. Confesso la mia amarezza per l’uscita di Napoli e Inter dalla Champions. La presenza delle nostre realtà nel calcio europeo fanno ben sperare. Il calcio italiano non è all’anno zero ma sta dimostrando grande qualità e segni tangibili di rinascita. Spero si possa arrivare ad un grande risultato”.

La A può tornare a 18 squadre? E la B tornerà a 22? “Sulla Serie B c’è una norma che prevede il ritorno alle 22 squadre. Io avevo chiesto di modificarla, ma non sono stato ascoltato per cui si tornerà a 22 come la normativa prevede. Per quanto riguarda la Serie A c’è una governance che decide ed in cui la FIGC non entra nel merito. La A proponga tutto ciò che vuole e noi ascoltiamo”.

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