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Ancelotti: “Milik non mi deve dimostrare niente. Diawara può giocare. A gennaio non compriamo nessuno”

admin
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Carlo Ancelotti torna a parlare in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Chievo. Si torna a giocare in campionato dopo l’ultima pausa dell’anno per le Nazionali. Ultimo tour-de-force dell’anno con nove partite in totale, comprese le due di Champions. Ecco le sue parole: “Consideriamo questo ciclo di partite una opportunità per restare ancora più competitivi nella seconda parte di stagione. Dobbiamo sfruttare queste partite per cercare di accorciare le distanze dalla prima della classe e cercare di passare il turno di Champions”.

Napoli-Chievo può essere la partita di Milik? “Ci sono dei giocatori che passano dei momenti buoni e meno buoni. Milik fa parte di una batteria di attaccanti che fino adesso mi ha soddisfatto. In generale la batteria ha fatto benissimo, Milik compreso, non abbiamo mai avuto problemi realizzativi. Poi è chiaro che ci sono stati momenti in cui singolarmente qualcuno attraversa momenti più positivi rispetto ad altri, come quando Mertens all’inizio non era in gran forma. Milik non mi deve dimostrare niente”.

La situazione dei reduci dalle Nazionali? “Tutti i giocatori che sono tornati stanno bene. Non abbiamo avuto tanti problemi da loro, piuttosto ci sono stati i problemi di Verdi e Younes, più un colpo che Mertens ha preso in allenamento e che dobbiamo valutare. E’ difficile fare la formazione, compreso l’elenco di quelli che andranno in panchina”.

Ora per il Napoli un calendario più facile: “Non abbiamo mai pensato che il calendario iniziale era molto difficile così come non crediamo che questo ciclo di partite sia facile. Domani giochiamo contro la squadra che è fanalino di coda ma che ha grandi motivazioni ed ha cambiato allenatore. Non pensiamo al calendario ma al fatto che ogni partita deve essere preparata al meglio, come a Genova in cui c’è stata una gara più complicata del previsto. Bisogna stare sempre attenti. Il distacco dalla Juve deve essere da motivazione per noi. Questi sei punti in meno più che essere un demerito nostro è un merito della Juve che finora le ha vinte tutte e pareggiata una. Credo che la classifica esprime quello che è stato il valore delle squadre, con la Juve che è partita fortissimo e noi che abbiamo avuto qualche sofferenza iniziale”.

Tra Napoli-Chievo e Napoli-Stella Rossa ci sarà una bella cornice di pubblico: quanto merito suo? “Fa piacere avere 50mila persone allo stadio, perchè vuol dire che c’è sintonia tra la squadra ed il tifoso del Napoli e questo è un segnale molto positivo per il futuro. Il merito non è solo mio ma di tutti, soprattutto di una tifoseria che ci ha sempre sostenuto e che ci sosterrà sempre di più, apprezzando gli sforzi fatti dalla squadra che dà tutto in campo”.

Sull’ostacolo Chievo ultimo in classifica: “E’ una squadra capace di leggere bene le partite e che in tutte le situazioni quando c’è da giocare bene cerca di farlo e quando c’è da soffrire prova a soffrire in maniera positiva. Quello che mi è piaciuto è la grande personalità che la squadra ha mostrato, la grande solidità difensiva e l’ottimo carattere”.

Qualche difetto sulle palle inattive: “Non abbiamo fatto molti gol su palla inattiva, anche se l’ultimo a Genova è arrivato così. Sì, è un aspetto che dobbiamo migliorare così come va detto che dal punto di vista difensivo le palle inattive le abbiamo subite poco”.

Napoli-Chievo è un esame di marturità? “Sono tutti esami di maturità. Torniamo dalle Nazionali e vogliamo ricominciare bene questo ciclo di partite”.

Che soddisfazione per Allan che è approdato in Nazionale e per Fabiàn che potrebbe farlo un domani con la Spagna dei grandi? “Fabiàn è molto giovane e credo che nel tempo potrà arrivare in Nazionale maggiore se continua così, Allan invece è stato premiato per i sacrifici che ha fatto e per tutto quello che era riuscito a fare. Era impensabile che, fino a qualche tempo fa, potesse arrivare in Nazionale ed invece ci è riuscito. Segno che se uno vuole può raggiungere certi risultati”.

Le piacerebbe un San Paolo senza pista d’atletica? “Se la vedo dalla parte del tifoso è chiaro che mi piacerebbe andare in uno stadio dove ho il campo vicino, ma questo mi sembra abbastanza normale. Mi auguro che i tifosi del Napoli possano usufruire in futuro di uno stadio in cui si possa vedere la partita nella maniera migliore. Stadi come il San Paolo e San Siro per tradizione non devono scomparire, non devono essere cancellati, al massimo vanno ammodernati. A partire dal nome che, ad esempio, per me non dovrebbe essere mai cambiato”.

Diawara l’anno scorso protagonista col Chievo con un gol al 93′: domani può giocare? “E’ una possibilità. E’ tornato bene dalla Nazionale. Sta bene fisicamente, siamo soddisfatti del suo rendimento, anche se qualcuno si è lamentato del fatto che giocasse poco. Però domani per lui può essere una possibilità”.

Ora che è tornato anche Meret come si regolerà con i portieri? “Sulle rotazioni non esageriamo troppo. Meret è rientrato, sta facendo lavoro completo, ha recuperato tant’è che è convocato e domani andrà in panchina. Poi vedremo l’utilizzo nelle prossime partite. C’è una situazione un pò atipica anche per me perchè non ho mai avuto tre portieri di questo livello. Questo da un lato mi dà conforto, dall’altro non è semplice gestire”.

Indicazioni per il mercato di gennaio da queste prossime partite? Ancelotti chiude le porte: “Queste partite non dicono niente di più rispetto a quello che stiamo pensando adesso. Abbiamo una rosa molto competitiva con tre giocatori ancora da scoprire come Meret, Ghoulam e Younes e credo che con questi tre innesti si può continuare così sereni fino a giugno, anche perchè nessuno vuole andare via nè sarà mandato via. A gennaio non arriverà nessuno, siamo a posto così”.

Ancelotti aveva lanciato un appello contro la maleducazione negli stadi, appello poco ascoltato: “Noi andiamo avanti per la nostra strada, poi se le istituzioni sono un pò più restie a prendere in considerazione questa idea mi auguro che almeno da parte dei tifosi ci siano segni di maturità. Negli stadi abbiamo bisogno solo del supporto dei tifosi”.

Ghoulam come sta? “Ghoulam è inattivo da un anno. Sta facendo il programma completo che fanno gli altri. Da un punto di vista fisica è completamente recuperato, gli manca solo la prova in campo nelle partite. Per domani è convocato, poi deciderò io quando farlo giocare”.

Ma Cavani può essere un’ipotesi per giugno? “Siamo concentrati sulle valutazioni per gennaio, poi ci sarà modo di pensare al futuro ponendo certi rimedi se ci saranno. Su Cavani non mi voglio nascondere: mi hanno chiesto se mi piacerebbe allenarlo e devo dire che tra i tanti giocatori bravi che ho allenato lui mi manca. Però potrei dire che mi piacerebbe allenare anche Messi, Neymar e Mbappè che non ho allenato, ma questo non vuol dire che diventeranno obiettivi del Napoli. So quanto Cavani sia amato ma questo è merito suo perchè vuol dire che ha fatto bene qui”.

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