Nel Napoli di Ancelotti c’è Amadou Diawara che indossa la maglia numero 42 come il suo grande idolo Yaya Tourè, centrocampista universale che ha fatto vedere il meglio di sè con la maglia del Manchester City ed a cui il giovane guineano si ispira. Che grande soddisfazione dev’essere stata per lui quel gol dal dischetto realizzato proprio davanti al colosso ivoriano nella gara di Champions della passata stagione. Si trattava del suo primo gol in carriera e Diawara lo ha realizzato con una freddezza ed una disinvoltura degna di un veterano, non di un calciatore che a 20 anni vanta già 105 gare disputate in carriera. Una carriera in cui gli unici due gol fatti hanno fatto suscitare grandi emozioni: quello in casa del City già menzionato e la rete della vittoria contro il Chievo strappata all’ultimo respiro. Quel giorno il boato del San Paolo rimbombò in maniera assordante.
Diawara è già arrivato a collezionare ben 70 presenze in Serie A.
E’ un calciatore in cui crede molto Carlo Ancelotti, il quale gli ha affidato le chiavi del centrocampo in diverse amichevoli pre-campionato. Nonostante si siano fatte avanti diverse squadre in sede di mercato, Amadou vuole giocarsi le sue carte in un ruolo in cui entrerà in competizione con Marek Hamsik. Ancelotti gli ha dedicato anche delle vere e proprie sedute private per migliorare il lancio lungo, la visione di gioco e la precisione nei passaggi. Per il nuovo allenatore il capitano slovacco può fare quel ruolo, ma Diawara è capace di offrirgli performance interessanti quando verrà il momento di scovare varchi nascosti. E lui risponderà presente, così come ha fatto con la Nazionale della Guinea, impaziente di aspettare la fine dell’iter per impossessarsi della cittadinanza italiana. Presto le prime convocazioni.